S.A.
29 giugno 2022
Concerto nella cava con vista a Ittireddu
Prosegue il Festival delle arti e della cultura ambientale a cura dell’Associazione Girovagando realizzato con contributo programma "Salude & Trigu” Camera di Commercio di Sassari. Prossimo appuntamento domenica 3 luglio

SENNORI - Dopo il grande successo di partecipazione della prima tappa a Sennori, il meraviglioso ensemble CAVART si sposta di qualche chilometro verso l’interno, raggiunge il Comune di Ittireddu e se ne appropria, pacificamente, pronto a scrivere - domenica 3 luglio 2022 a partire dalle ore 9 del mattino - una nuova pagina di questo denso, breve e affascinante viaggio fra antiche culle di pietra trasformate per volontà per arte e per magia in splendidi teatri naturali. L’obiettivo? Rendere antiche cave ormai dismesse - scrigni che un tempo custodivano preziosi gioielli di pietra come pomice tufo e gesso - accoglienti teatri naturali capaci di ospitare eventi volti alla valorizzazione dell’esistente e al coinvolgimento dei soggetti del territorio, quanti più possibile e quanto più diversi fra loro possibile. Valorizzare, attraverso percorsi artistici, storico-archeologici e naturalistici, vivendo l’ospitalità autentica dei residenti, degustando i prodotti locali a km zero e riscoprendo uno stile di vita vero, e sostenibile.
Questa la mission di CAVART – Extrazioni Culturali, progetto realizzato con il sostegno della Camera di Commercio di Sassari attraverso il bando “Salude & Trigu”, grazie al supporto di Comune di Sennori, Comune di Ittireddu, Comune di Monteleone Rocca Doria, Regione Sardegna e Ministero della Cultura. La giornata di domenica inizia alle ore 9 con una passeggiata guidata dall'archeologo Franco Campus attraverso alcuni siti storici e archeologici del territorio di Ittireddu: nuraghe Funtana, il vulcano spento di Monte Lisiri e la chiesa di origine bizantina di Santa Croce. Alle ore 13.30 in piazza Cuzzolu, momento conviviale da consumare a tavola assaporando pietanze tipiche della zona. Alle 15,30 visita al Museo Archeologico ed Etnografico. A metà pomeriggio, dalle ore 17, appuntamento a Su Furru 'e Tia Deora, laboratorio di preparazione e degustazione di dolci e salati cotti nel forno a legna condotto da Simona Congia dell’Associazione culturale “Su Furru e S’Imbentu".
Alle 18.30, ancora in piazza Cuzzolu, la sinergia fra Archivio Memorialistico della Sardegna “Ammentos” e Theatre en vol darà forma ad un percorso itinerante di racconti sulla memoria locale. Quindi, dalle ore 19.30, la cava vulcanica di Monte Lisiri aprirà le sue porte accogliendo il pubblico con la performance installativa Habitat Immaginari - Soggiorni Itineranti; a seguire Theatre en vol e Conservatorio “L. Canepa” saranno artefici dell’installazione sonora Soundscapes as Landmarks.
La seconda tappa dell’edizione 2022 di CAVART prosegue aprendo alla riflessione su un focus specifico, attualissimo e pertinente: il cambiamento climatico, fenomeno esplorato per l’occasione attraverso la travolgente forza espressiva del teatro. Proprio a Ittireddu, la compagnia Theatre en vol, metterà in scena il “Grande Spettacolo della Fine del Mondo” (ore 20.30), performance che ha già conquistato l’Isola, la penisola e l’Europa, che presto tornerà a raccontarsi oltre Tirreno, ma che intanto rivive proprio fra le pareti della cava di monte Lisiri. La compagnia, in maniera ironica e grottesca, approccia la questione dello smisurato sfruttamento delle risorse, della sostenibilità e del cambiamento climatico, disegnando un quadro in cui l’uomo è vittima ed al contempo attore protagonista (in negativo). Vita e morte, catastrofe e sogno trovano espressione nel conflitto fra due popoli: quello della Primavera e quello dell’Inverno eterno. Dicotomia in cui si muovono sei personaggi in contrasto fra loro, metafora spiazzante della crisi climatica che tutti affligge e tutti coinvolge. Lo spettacolo è a offerta libera e consapevole.
Sarà invece Efflōrĕo (Fiorisco) di Elena Alvandi, musiche originali per pianoforte, a dare la buonanotte alla giornata e augurare dolci sogni alla platea di Ittireddu. Nata come musicista classica, negli ultimi anni si concentra sulla sperimentazione del genere minima, approccio che per lei rappresenta una vera e forte esigenza comunicativa. Esigenza che le consente di veicolare le sue emozioni in un intenso atto creativo, non più solo interpretativo. Ciò che scrive Elena, nasce da momenti emotivi più intensi.
Nella foto: Cava con vista su Sennori
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