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Cor 27 aprile 2008
«La Sardegna è la Regione più malata d’Italia»
Interessante la “Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l’Ambiente” in via di svolgimento in questi giorni al “Cavall Marì”
«La Sardegna è la Regione più malata d’Italia»

ALGHERO - «La Sardegna è la Regione più malata d’Italia», così il Dott. Vincenzo Migaleddu (medico ambientale nonché membro della “Foundation International Society of Doctors for de Environment) nel corso della “Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l’Ambiente” in via di svolgimento in questi giorni al “Cavall Marì”. A fronte, infatti, di straordinari casi di longevità che si riscontrano particolarmente nelle zone interne della Sardegna, la nostra Regione mostra delle gravi problematiche in materia di salute soprattutto a carico delle popolazioni insediate in prossimità dei poli industriali (alta casistica di malattie tumorali particolarmente ai polmoni). La politica industriale priva di un’etica dello sviluppo, attuata agli inizi degli anni ’60, ha determinato gravi danni ambientali tali da rendere difficoltoso anche ogni intervento di bonifica. Ma il problema maggiore sta nel fatto che ancora oggi, in fase di programmazione di nuovi interventi del settore, si agisca sottovalutando le ripercussioni che deriveranno a danno delle popolazioni future. La condizione di svantaggio economico in Sardegna rispetto al nord Italia è tale che il lavoratore sardo, per dover raggiungere lo stesso livello di Prodotto Interno Lordo, è costretto a consumare circa il doppio della energia utilizzata in Continente. Questa è una delle cause del maggiore inquinamento atmosferico in relazione alle produzioni unitarie. Ciò non deve significare però motivo di opposizione preconcetta all’industria in Sardegna. La Sardegna ha una consolidata cultura industriale che sarebbe un vero peccato se venisse perduta -ha sottolineato l’altro relatore il Dr. Mauro Marchetti dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del Centro Nazionale delle Ricerche. Si tratta evidentemente di attuare scelte, oggi per fortuna possibili, di impianti, per la produzione energetica ed industriale, tecnologicamente validi e sperimentati in altre aree dell’Italia ed all’estero con ottimi risultati. Nel corso dell’incontro non poteva essere sottaciuto il problema del Termovalorizzatore, inizialmente destinato per Ottana, che la Regione vorrebbe venga realizzato proprio nella zona di “Fiume Santo”. In proposito è stato molto esplicito l’intervento del Presidente della Commissione Ambiente ed Assetto del Territorio Carmelo Piras della Provincia di Sassari. La questione è già stata presa in considerazione in ambito istituzionale e l’orientamento della apposita Commissione provinciale è di dichiarata contrarietà. Carmelo Piras, igienista ambientale nonché esponente algherese presso il Consiglio Provinciale di Sassari, era presente al convegno in veste di moderatore e conoscitore delle problematiche dell’industria chimica del territorio. Gli incontri della “Settimana di Cultura per lo Sviluppo e l’Ambiente” proseguiranno fino a mercoledì 30 Aprile.
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