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S.A. 25 novembre 2024
Ozieri archivia la 65ma edizione del suo Premio
Sabato 23 novembre al Civico è andato in scena uno spettacolo della cultura contemporanea sarda con versi, racconti, canti e tanti ospiti speciali. Annunciati il termine del lavoro di schedatura delle opere e due importanti finanziamenti
Ozieri archivia la 65ma edizione del suo Premio

OZIERI - Ozieri mette in archivio la sessantacinquesima edizione dell’omonimo Premio di letteratura sarda con una grande cerimonia di premiazione degli autori. La manifestazione di sabato 23, svoltasi nel teatro civico “Oriana Fallaci”, la ricorderemo come uno spettacolo della cultura contemporanea sarda con versi, racconti, canti, e tanti ospiti speciali. Introdotta da un canto maestoso del Coro Ilune di Dorgali e da Clara Farina che ha recitato “Non si poni risistì” di Don Baignu Pes per celebrare il 300mo anniversario della nascita del “Catullo gallurese”, la serata ha mostrato la vitalità di un concorso che dal 1956 è il principale punto di riferimento della scrittura letteraria nelle lingue di Sardegna. Il conduttore Piersandro Pillonca ha presentato il tutto rigorosamente in limba e con grande maestria, mantenendo sempre alta l’attenzione del pubblico. Momenti di particolare emozione sono stati raggiunti quando Giannalisa Murgia è salita sul palco a recitare su bator trobojadu scitto dal padre Sarvadore, il vincitore della sezione “Tra poesia e càntigu” dedicata a Antoni Cubeddu. Il poeta macomerese, con la sua poesia in risposta “A s’amigu Bannantoni Busio” aveva raccolto i consensi della giuria presieduta da Dino Manca proprio nei momenti in cui arrivò la notizia della sua morte, nell’agosto scorso.

E Murgia, proprio da Manca, è stato ampiamente ricordato nella sua relazione. Il docente di filologia a Sassari ha condotto i presenti in un viaggio dove l’aedo di Pubusone (questo il nome della sua campagna) emerge come colui che ha «tradotto in poesia, sublimandola, un’esistenza segnata dal sacrificio e dalla fatica rude, l’esempio paradigmatico di cosa abbia significato la poesia per molti sardi e cosa abbia palesato il Premio Ozieri con questi poeti». Caloroso anche il saluto ad Antonio Canalis, presente in sala al fianco del presidente Vittorio Ledda e del vicepresidente Pierluigi Saba. Questa è la prima edizione con un nuovo segretario, Marco Fenudi. È stato proprio quest’ultimo a ricordare l’impegno del suo predecessore in tutti questi anni, dapprima in sinergia con il fondatore Tonino Ledda e, successivamente, raccogliendone l’eredità per portarla fino ai nostri giorni. Particolarmente apprezzata la poesia dell’ozierese Luca Meledina (terza nella sezione “Antoni Sanna”) così come quelle di Giovanni Piga e Antonello Isoni (della stessa sezione, con quest’ultimo vincitore) e quelle di Dante Erriu e Andrea Columbano (nella sezione dove ha vinto Murgia). Spazio anche ai racconti di Domenico Battaglia (il vincitore della sezione), Giuseppe Tirotto e Giancarlo Secci.

Al poeta Mario Solinas il premio speciale per gli emigrati consegnato da Andrea Dettori, capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione. Presenti in sala, per gli onori di casa da parte dei rappresentanti ozieresi Gianluigi Sotgia, capo di gabinetto dell’assessore del Bilancio e Davide Giordano, in rappresentanza dell’assessorato dell’Agricoltura. Durante la serata, che sarà possibile rivedere dal canale Youtube del Premio, si sono esibite a più riprese le già citate donne del Coro Ilune diretto dal maestro Alessandro Catte. Il complesso vocale ha conquistato il “Trofeo all’arte” offerto dalla Provincia di Sassari assegnato a personalità o gruppi contraddistinti nel preservare o innovare la tradizione artistica isolana. Questi gli altri premi speciali: uno all’etnomusicologo Bustianu Pilosu (premio “alla cultura” offerto dalla Società Beata Vergine del Rimedio) per la sua dedizione nella diffusione del canto a tenore; uno all’economista Luigi Guiso (“Premio Ozieri” offerto dalla gioielleria Puggioni) per le sua analisi economiche e per i suoi contributi al “Rapporto Draghi” commissionato dalla Commissione europea; uno all’educatore Lorenzo Braina (premio “Città di Ozieri” offerto dalla Pro Loco) per la su attività di formazione di adulti, genitori e insegnati. All’interno della manifestazione l’archivista Stefano Tedde ha raccontato il lavoro di archiviazione svolto nei mesi scorsi insieme alla sua collega Mariangela Deidda con tutte le opere fino alla sessantesima edizione: un progetto di schedatura steso dalla dottoressa Floriana Me e che ora è a disposizione di ricercatori. La casa del premio Ozieri dove è custodito il fondo ha ora avuto un finanziamento per la sua ristrutturazione: l’unione dei Comuni che è proprietaria della struttura la renderà fruibile dai disabili. Annunciato, infine, dal sindaco Marco Peralta un finanziamento di 700mila euro per la ristrutturazione del teatro civico. Soddisfatti i giurati Anna Cristina Serra, Cristiano Becciu, Duilio Caocci, Clara Farina, Attilio Mastino, Riccardo Mura, Giambernardo Piroddi, Simone Pisano, Gabriele Tanda, Salvatore Tola. Ora lo sguardo è rivolto alla sessantaseiesima edizione.



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