ALGHERO - «Le rassicurazioni non bastano signor sindaco Cacciotto, servono atti concreti e medici subito». Nervi tesissimi anche a Porta Terra sulla sanità dove va in scena uno scontro davvero duro tra il presidente della Commissione Sanità, Christian Mulas, e il primo cittadino algherese
Raimondo Cacciotto. «Di fronte all’ipotesi - pur destituita di ogni fondamento - di una chiusura del Pronto Soccorso, ritengo doveroso affermare con forza che non è accettabile alcuna riduzione del servizio. Il passaggio da un’attività
h24 a
h12, previsto da metà maggio, rappresenta un colpo durissimo per l’intera comunità e mette a rischio la salute dei cittadini» attacca a testa bassa Mulas.
«Le rassicurazioni dell’assessore regionale alla sanità e del sindaco Cacciotto sono, purtroppo, insufficienti privi di verità. Annunciare genericamente l’arrivo di medici "a gettone" da giugno – senza alcuna certezza sulla tempistica o sulla copertura effettiva – non risponde all’urgenza della situazione. Giugno è troppo tardi. E resta il dubbio: si intende giugno 2025 o, peggio, il 2030» si domanda Christian Mulas.
«Ancor più gravi appaiono le dichiarazioni del sindaco, che sembra non comprendere la reale gravità di quanto accadrà già nelle prossime settimane. La sua posizione, anziché tutelare i cittadini, pare minimizzare il problema. Intanto, nei giorni di maggio in cui il Pronto Soccorso sarà chiuso, le persone saranno costrette ai "viaggi della speranza", lontano dal proprio territorio, con evidenti rischi per chi si troverà in condizioni di emergenza. Chiediamo atti immediati, non promesse o parole al vento: i cittadini hanno diritto all'assistenza sanitaria, non a parole vuote» chiude il presidente Mulas.
Nella foto: Raimondo Cacciotto e Christian Mulas