Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroAmbienteArcheologia › Riemerge il cimitero di San Michele
Cor 9 luglio 2008 video
Riemerge il cimitero di San Michele
I primi ritrovamenti di ossa umane nelle settimane scorse, poi sempre di più, fino alle tombe medievali intatte. Giovedì mattina un sopralluogo del Sindaco


ALGHERO - La più vasta area cimiteriale della città, che si estendeva fino alle mura, a ridosso della Porta San Giovanni, ritrova la luce. E’ il cimitero che sorgeva accanto alla vecchia chiesa di San Michele, smantellato e trasferito accanto alla Cattedrale dopo il 1589, quando i Gesuiti, arrivati ad Alghero nel 1584, iniziarono la costruzione del Collegio, prima, e della nuova chiesa a partire dal 1662. Ora i resti delle antiche sepolture riemergono dal terreno grazie agli importanti lavori che stanno interessando l’intero complesso, oggi noto come Lo Quarter, che da diversi anni versa in uno stato di evidente degrado. I primi ritrovamenti di ossa umane nelle settimane scorse, poi sempre di più, fino alle tombe medievali intatte. Il complesso architettonico del Collegio gesuitico di Alghero si trovò a convivere probabilmente per molto tempo con l’importante cimitero urbano del San Michele, le cui sepolture stanno appunto emergendo proprio in questi giorni. Sepolture di bambini – numerose – ma anche adulti, che l’archeologa Dott.ssa Alessandra Deiana e l’antropologa Dott.ssa Patrizia Olia stanno riportando in luce subito al di sotto dei pavimenti del piano terreno dell’edificio ed altri chiari segni di sepolture medievali nel cortile, sul fianco della chiesa. «Quella che si sta scoprendo con lo scavo d’emergenza in corso – afferma il Prof. Marco Milanese, Ordinario di Archeologia presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari e direttore scientifico della ricerca - non è la traccia di una sola storia, ma di più storie, a partire da quella di un importante cimitero medievale usato per secoli, anche successivamente l’arrivo dei Gesuiti, che solo nel 1625 ne ottennero lo spostamento presso la Cattedrale, ma che in alcune sue parti fu comunque utilizzato fino all’inizio dell’Ottocento. Le tombe che si stanno scoprendo in questi giorni sono di particolare importanza, in quanto con elevata probabilità appartengono a persone vissute ad Alghero nel Medioevo. Le sepolture sono infatti tagliate dalle fondazioni dell’edificio del Collegio e quindi necessariamente preesistenti e probabilmente di molto tempo». Il Prof. Milanese prosegue sottolineando l’interesse storico del ritrovamento: «E’ la prima volta che ad Alghero si rinvengono sepolture medievali, il cimitero è ampio e rappresenta per la città una fondamentale occasione per acquisire un campione di resti scheletrici della popolazione medievale. Su di questi potremo realizzare un ampio programma di indagini, a partire dal DNA, confrontandolo con quello di scheletri di algheresi del Sei e del Settecento degli scavi di Piazza Santa Croce o rinvenuti nelle indagini al Duomo e con la popolazione attuale. Un modo scientificamente fondato ed innovativo per lavorare sul tema identitario della comunità locale algherese, sul quale esistono certamente importanti studi storici, ma a partire da questo ritrovamento anche le analisi scientifiche e l’archeologia potranno in tal modo dire la propria».

Nella foto i ritrovamenti a Lo Quarter




Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)