Red
7 ottobre 2008
Sicurezza alimentare: 60 operatori al “pacchetto igiene”
Il progetto formativo era riservato agli operatori sanitari del Servizio Igiene degli alimenti della nutrizione, del Servizio Igiene degli alimenti di origine animale e del Servizio Igiene degli allevamenti

ALGHERO - Un corso sulle nuove normative comunitarie in materia di igiene e attività di audit: Si è tenuto nelle giornate di giovedì venerdì e sabato scorsi nella sala riunioni dell’ospedale san Camillo e nella sala riunioni del Dipartimento di prevenzione di Via Amendola. Il progetto formativo era riservato agli operatori sanitari (medici, veterinari, tecnici della prevenzione) del Servizio Igiene degli alimenti della nutrizione, del Servizio Igiene degli alimenti di origine animale e del Servizio Igiene degli allevamenti.
Lo scopo era riunire gli operatori di tre servizi differenti, al fine di ottenere una preparazione comune e una condivisione di obiettivi per sviluppare attività congiunte sul territorio di competenza.
Il corso, separato in due gruppi, era diviso in quattro sessioni per giornata. È stato esaminato il quadro legislativo in materia di sicurezza alimentare introdotto dalle norme del “Pacchetto igiene”, che ha apportato alcune modifiche ai principi e alle metodologie dei controlli ufficiali sulla produzione e commercializzazione dei prodotti alimentari destinati all’uomo.
L’obiettivo del corso era quello di migliorare la conoscenza delle normative inerenti la sicurezza alimentare, migliorare la metodologia auditing nel controllo ufficiale, uniformare i comportamenti degli operatori sanitari.
La normativa comunitaria prevede che la natura e l’intensità dell’audit (Attività di ricognizione e di controllo) siano commisurati al profilo di rischio per le diverse strutture produttive. La Regione Sardegna ha infatti reso operativo il “Piano per la sicurezza alimentare” che ha portato a una classificazione in base al profilo di rischio dei singoli stabilimenti, teso a orientare il controllo ufficiale ma anche a evitare sprechi di risorse economiche e umane focalizzando l’attenzione sulle strutture a rischio.
Il corso è stato anche l’occasione per creare una sinergia tra gli operatori dei vari servizi in modo da ottimizzare le risorse risparmiando sul tempo e investendo sulla collaborazione. Gli operatori dei servizi coinvolti, in una prima fase di valutazione, hanno espresso la volontà di conoscere e approfondire le tecniche di audit al fine di valutare con professionalità i sistemi di sicurezza alimentare attivati dalle strutture produttive.
L’organizzazione del corso, con il coinvolgimento di tutti gli operatori impegnati nell’attività di controllo ufficiale, ha previsto l’acquisizione di conoscenze di base riguardo alla metodologia dell’audit. Il progetto formativo ha avuto principalmente lo scopo di fornire ai partecipanti nozioni di base utili a dare una visione complessiva delle problematiche legate all’applicazione delle norme del Pacchetto igiene e all’acquisizione di strumenti applicativi utili ad ottenere un metodo di lavoro comune a tutti gli operatori del Dipartimento.
È inoltre previsto un altro corso di approfondimento, in materia di audit, al fine di pianificare l’utilizzo di questo strumento nelle diverse realtà produttive del territorio anche attraverso l’utilizzo di una modulistica specifica. Le lezioni sono state tenute da docenti specializzati, provenienti da vari settori: tra questi Ugo Baldi della Asl 5 della Regione Piemonte, Bastiano Virgilio dell’IZS della Sardegna, Pasquale Iodice dell’Ordine forense di Bari e Antonello Paparella dell’Università di Teramo.
|