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Red
22 dicembre 2008
"Teatro della Cucina": in scena Andreini
E´ il ciclo d´incontri tenutisi a Roma, nella Città del Gusto del Gambero Rosso. La testimonianza algherese arriva dal ristorante “Andreini”, fiore all’occhiello della ristorazione sarda

ALGHERO - “Sardegna la forza della terra” è il ciclo di incontri tenutisi a Roma, nella Città del Gusto del Gambero Rosso, per promuovere i migliori prodotti enogastronomici dell’Isola. Gli appuntamenti capitolini del 4-5 ottobre e del 13-14 dicembre si sono articolati in momenti culturali, espositivi e culinari. I produttori dei settori vitivinicolo, caseario, oleario e ortofrutticolo hanno accompagnato le degustazioni delle specialità tipiche regionali, spiegandone l’origine, la storia e l’evoluzione. Tra queste: il Fiore sardo dop, l’Agnello igp, il Vermentino e la Vernaccia, gioielli isolani conosciuti e apprezzati in tutto il mondo e che costituiscono un vero patrimonio per la nostra terra.
La testimonianza algherese arriva dal ristorante “Andreini”, fiore all’occhiello della ristorazione sarda e dal produttore di formaggi Massimo Bo. I due fratelli, Gianluca e Cristiano, con sette persone dello staff hanno rappresentato la Sardegna in questa importante manifestazione nazionale, confermando ancora una volta i grandi risultati raggiunti in pochi anni dal locale del centro storico di Alghero. La cena di gala offerta da Andreini si è svolta sabato 13 dicembre nello scenario del Teatro della Cucina, dove sono stati protagonisti i migliori chef italiani.
«Sono da sempre un teledipendente di questa manifestazione, vivere di persona quello che avevo sempre ammirato attraverso uno schermo, è stata una grande emozione. Una sensazione ancora più intensa perché è stata condivisa con i ragazzi che lavorano con me e fanno parte del nostro progetto» è stata la dichiarazione di Cristiano Andreini all’indomani del grande successo riscosso. Il menù è stato studiato per l’occasione e racchiude i sapori e il significato del «pensiero della tradizione e del ricordo dei profumi» della cucina del giovane chef algherese. ”Ravioli di carciofo spinoso della Sardegna in zimino di seppie e funghi autunnali”, “gnocchetti in crema di zucca, bottarga e Pecorino Sardo DOP”, “spiedino di agnello di Sardegna IGP speziato”, “semifreddo alle Zafferano di Sardegna DOP” sono tra le specialità offerte nella cena, accompagnata dai vini delle Cantine di Argiolas, Pedres, Jerzu, Feudi della Medusa e Trexenta e raccontata dallo chef durante il suo svolgimento.
Il pubblico romano era numeroso ed entusiasta di vivere un po’ di Sardegna anche di inverno, tra i sapori e i profumi che richiamano le vacanze nella meta in cima alle preferenze degli italiani. Tra i presenti, diversi politici sardi ed esponenti del Gal, i «Gruppi di Azione locale» che lavorano grazie ad un programma comunitario per la crescita e lo sviluppo del territorio. «Finalmente a livello istituzionale c’è una collaborazione per promuovere l’enogastronomia della nostra Isola. Speriamo di continuare su questa strada, senza limitarci a seguire tendenze modaiole. Ai nostri prodotti, le materie prime e la tradizione culinaria appartengono le radici del popolo sardo e la cultura della nostra straordinaria regione», ha commentato il cuoco algherese che, con il fratello porta avanti ogni giorno questa filosofia. «Essere nel cuore pulsante della Slow Food, l’associazione internazionale che promuove il meglio dell’enogastronomia nel mondo ci riempie di orgoglio» è il commento finale di Gianluca che vanta esperienze lavorative in mezza Italia ed Europa ma che non è riuscito a non sentire il richiamo della propria terra e farvi ritorno.
Nella foto Cristiano Andreini
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