La quiete notturna dei residenti del centro storico va salvaguardata. Gavino Scala interviene sulle problematiche relative agli orari di chiusa dei locali all´interno delle mura
ALGHERO - «Il centro storico non è un Luna park» Il consigliere di opposizione Gavino Scala, interviene sul dibattito scaturito dalla deroga dell’Amministrazione in merito all’orario di chiusura dei locali notturni della città. Secondo Scala bisogna fare innanzitutto delle distinzioni sui pubblici esercizi e locali notturni, puntualizzando che questi ultimi, nel centro storico, non esistono. Se un pubblico esercizio offre un servizio alla collettività dovrebbe garantirlo durante l’arco della giornata e non come succede quotidianamente dalle sei del pomeriggio sino a tarda notte.
Cosi, secondo il consigliere del Pd,si incrementa un via vai notturno, alle ore più tarde della notte, che disturba e rende invivibile le notti degli algheresi che abitano e risiedono dentro le mura e che ogni mattina di alzano presto per andare a lavorare. “Sappiamo tutti- ribadisce Scala- che l’ubicazione territoriale è fondamentale ai fini dello sviluppo commerciale di un attività, ed è per questo motivo che tanti locali hanno aperto al centro storico svuotando di fatto il circondario, come accade ad esempio a Fertilia.
Questa scelta,secondo Scala, comporta anche delle limitazioni d’orario doverose perché il centro storico non è una cartolina illustrata o un luna park. E’ un luogo vissuto sottolinea ancora il consigliere, un luogo abitato da famiglie con bambini e anziani, che hanno lo stesso diritto di riposare degli altri cittadini che vivono fuori dalle mura.
«Nulla contro il divertimento notturno nulla contro gli esercizi pubblici, ma non possiamo accettare una protrazione dell’orario di chiusura fino alle tre del mattino nelle giornate di venerdi e sabato come previsto dall’ordinanza del sindaco» conclude Scala, suggerendo invece una differenziazione degli orari a seconda delle zone in cui esercitano i locali, come succede per altro in tutte le città d’Italia e come lo stesso comune di Alghero, evidenzia in conclusione, aveva adottato in tempi non lontani