Anche quest’anno impegnati in prima linea la Struttura complessa di Nefrologia, dialisi e trapianto dell’ospedale civile di Sassari e l’Unità operativa di Nefrologia e dialisi dell’ospedale di Alghero
ALGHERO - Giovedì 12 marzo quarta “Giornata mondiale del rene”. Anche quest’anno impegnati in prima linea la Struttura complessa di Nefrologia, dialisi e trapianto dell’ospedale civile di Sassari e l’Unità operativa di Nefrologia e dialisi dell’ospedale di Alghero. Obiettivo della manifestazione quello di informare i cittadini sull’importanza della prevenzione delle malattie renali. La giornata è organizzata in Italia dalla Fondazione italiana del rene Onlus (Fir) in collaborazione con la Società italiana di nefrologia (Sin).
A Sassari la Struttura complessa di Nefrologia, dialisi e trapianto del “Santissima Annunziata”, diretta dalla dottoressa Maria Cossu, allestirà, dalle 9 alle 18 in Piazza d’Italia, una postazione all’interno di una tenda messa a disposizione dai Vigili del Fuoco. Si effettuerà gratuitamente il controllo della pressione arteriosa e l’esame per il controllo dell’eventuale presenza di proteine o sangue su un campione di urine raccolte al momento.
Ad Alghero, invece, il personale medico e infermieristico dell’Unità operativa di Nefrologia e dialisi, diretta dalla dottoressa Maria Domenica Casu (presidente regionale del Sin Sardegna), sarà impegnato con i 270 studenti delle ultime due classi dell’Istituto tecnico Angelo Roth di Alghero in un’attività di educazione sanitaria. Agli studenti sarà effettuato il controllo della pressione arteriosa e l’esame per il controllo dell’eventuale presenza di proteine o sangue su un campione di urine raccolte al momento, quindi si procederà alla compilazione di un questionario per identificare eventuali fattori di rischio per malattie renali e familiarità.
Sempre domani ad Alghero inoltre, si concluderà la settimana di Nefrologie aperte organizzata dalla struttura dell’ospedale algherese di Via Don Minzoni, che nella scorsa settimana ha sottoposto a screening gratuito alcuni parenti dei pazienti che hanno già malattie renali croniche diagnosticate.