Dall´incontro di mercoledì tra i membri del Sistema Turistico Locale e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria un imperativo principale: mettere a punto le strategie per recuperare i flussi turistici dei tour operator internazionali schiacciati dalla concorrenza dei collegamenti low-cost
ALGHERO – Si è svolto mercoledì l’incontro del Sistema Turistico Locale della Provincia di Sassari con le organizzazioni di categoria del comparto ricettivo, industriale e mercantile. La crisi dei tour operator internazionali e dei voli charter nell’Isola è un problema emerso da tempo fra gli operatori del settore che lamentano una presenza sempre minore del turismo organizzato a tutto vantaggio del low-cost.
Il confronto tra politici e imprenditori è avvenuto con l’obbiettivo «di mettere a punto una serie di strategie che ci consentano d’intervenire per recuperare flussi di traffico» ha commentato Alessandra Giudici, presidente della Provincia e dell’Ente. Alla classe politica, dunque, il compito di elaborare sinergie e iniziative concrete per riportare i tour operator in Sardegna. Agli operatori, invece, spetterà monitorare le situazioni reali per mettere in luce le problematiche collegate alla crisi, considerato il coinvolgimento quotidiano e diretto con le agenzie, i servizi e gli imprenditori.
L’Stl ha a disposizione un finanziamento regionale di due milioni e 200mila euro da destinare ad operazioni mirate e che potrebbero risultare utili in questa direzione. Soddisfazione da parte dei membri del consiglio amministrativo Mario Conoci ed Emanuela Viazzo; e dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria presenti: il presidente di Confturismo, Giorgio Macioccu; il presidente di Confindustria Nord Sardegna, Stefano Lubrano; il presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Bianca Bradi.
La sinergia tra tecnici e politici è la strada migliore per valutare e scegliere le soluzioni da mettere in campo per strategie rapide e condivise. La situazione, infatti, non è delle più rosee. L’addio della Sunway, primo tour operator irlandese, le difficoltà degli inglesi e degli operatori nazionali non sono da sottovalutare nel breve e lungo periodo. Teniamoci i low-cost, dunque, ma lunga vita anche ai charter.