Duro attacco da Alghero a Berlusconi. L´ex governatore a ruota libera: «La vita privata del Premier se non interessa è perché ormai le istituzioni sono in decadenza. Siamo la barzelletta delle altre nazioni»
ALGHERO - E' un Renato Soru straripante quello che si presenta ad Alghero, nel cortile dell'Asilo Sella, in occasione della presentazione del libro "L'Ultima Battaglia" di Salvatore Cubeddu, alla presenza dei giornalisti Pasquale Chessa, Costantino Cossu e dell'ex assessore Maria Antonietta Mongiu. L'ex Governatore attacca apertamente l'operato della Giunta regionale, capace di approvare delibere che vanno contro gli interessi di tutti i sardi. «Nell'era in cui nelle scuole si parla di internet in regione si da la possibilità di non pubblicare le delibere, frenando il libero accesso agli atti amministrativi da parte dei cittadini».
Netto e schietto il giudizio sul governo Berlusconi: «La Sardegna in soli cinque mesi non esiste più, è citata dai giornali solo per le vicende personali del Premier, si parla di Villa Certosa e di escort, anziché dei problemi dell'Isola, una vergogna». «Io non sono tra quelli che pensa che alla gente non interessino i fatti privati di Berlusconi - attacca Renato Soru da Alghero - perché le istituzioni vanno rispettate. C'è gente che ha combattuto per le istituzioni, ci sono stati morti per le istituzioni. Oggi siamo derisi dagli altri paesi, Siamo la barzelletta delle altre nazioni».
Soru, che arriva in città con circa un'ora di ritardo, è un fiume in piena. «Non è ammissibile che una persona di settant'anni anziché pensare ai problemi dell'Italia si permetta di telefonare dal suo ufficio nel Parlamento ad una diciassettenne. E il fatto che questo non interessi, è l'evidente segno della decadenza delle istituzioni». L'ex Governatore poi guarda al futuro e batte sulla conoscenza e l'istruzione, cavalli di battaglia della passata esperienza in regione, sottolineando i ritardi enormi in tutti i campi.
Nella foto un momento dell'incontro ad Alghero