C’era da aspettarselo, le pesanti accuse del Ministro dell’Interno Beppe Pisanu sulla strategia incendiaria e terroristica che si sta mettendo in atto in Sardegna, ha provocato la reazione decisa del leader di Sardigna Natzione Bustianu Compostu. Il Teorema secondo il quale “ In Sardegna, si assiste all’anticipazione degli sviluppi del terrorismo italiano e c’è “una verificata confluenza di tre vecchi residui delle Br, anarcoinsurrezionalisti e indipendendentisti”, è stata rigettata con decisione.
"Mai un indipendentista farà del male a Mamma Terra Sarda bruciando o devastando quanto considera parte integrante della Nazione sarda e dunque dei valori per i quali sta lottando". Il coordinatore di Sardigna Natzione Indipendentzia, Bustianu Cumpostu, risponde così alle dichiarazioni del ministro dell´Interno Giuseppe Pisanu, mentre ad Abbasanta, nel centro di addestramento della polizia si è svolto un comitato regionale per l´ordine e la sicurezza cui ha partecipa anche il pm antiterrorismo della procura di Cagliari, Paolo De Angelis.
"Rigettiamo ancora una volta il teorema Pisanu", sottolinea Cumpostu, "che vede gli indipendentisti coinvolti in azioni di ecoterrorismo assieme ad anarcoinsurrezionalisti e brigatisti d´ogni genere. In quanto agli incendi in Costa Smeralda e non, se il ministro è convinto che facciano parte di un piano criminale e vuole individuarne i responsabili, vada a cercarli fra chi è coinvolto nell´affare incendi, se non lo fa il suo polverone può nascondere invece che scoprire".
Nel mentre la Conferenza regionale delle forze dell´ordine convocate su disposizione del Ministero dell´Interno, dal prefetto di Cagliari Efisio Orrù, presenti i prefetti, i questori, i comandanti regionali e provinciali di Carabinieri e Fiamme Gialle, nonché dal sostituto procuratore Paolo De Angelis, della Procura distrettuale antiterrorismo, si sono chiusi con una “conclusione” uguale a quella cui era giunto il ministro Pisanu nel suo Rapporto nazionale sulla sicurezza: il fenomeno terroristico che sta investendo la Sardegna da tre anni a questa parte è di “matrice marxista-leninista, indipendentista ed anarco-insurrezionalista”. Nulla di nuovo, e la diatriba contro gli indipendentisti sardi pare proprio riaccendersi.