A.B.
14 agosto 2009
Tre serate di blues a Nureci
Il Dromos Festival prosegue con le performances di Keith B. Brown, Treves Blues Band e Nine Below Zero

NURECI - Il “Dromos Festival” torna dopo una sosta undici di giorni, per celebrare il suo epilogo ancora una volta nel segno della musica di qualità. Il cartellone della manifestazione ha già regalato nomi illustri come Abdullah Ibrahim, Vieux Farka Touré, Roberto Fonseca, Tania Maria, Maceo Parker ed Augusto Enriquez. Senza dimenticare la partecipazione di Sabina Guzzanti e la presenza a Oristano del prestigioso “Tavolo Love Difference” di Michelangelo Pistoletto, intorno al quale si sono svolti i dibattiti sul tema scelto per questa undicesima edizione del festival: la clandestinità.
Anche la chiusura percorre il sentiero dell'eccellenza. Dopo aver toccato Oristano, San Vero Milis, Nurachi e Baratili San Pietro, Dromos si trasferisce per tre sere a Nureci (paesino a una quarantina di chilometri dal capoluogo arborense) per vivere le intense emozioni di “Mamma Blues”, la minirassegna che rinnova l’appuntamento con il festival per il terzo anno consecutivo. Un trittico di concerti (tutti con ingresso gratuito) che si apre oggi, venerdì 14 agosto, alle ore 22, nella Piazza Centrale, con un grande esponente del blues mondiale come Keith B. Brown, cantante e chitarrista di Memphis, accompagnato da Emmanuel Ducloux al basso e Richard Bertrand al piano Rodhes e all’Hammond.
Voce dalla straordinaria intensità e potenza, classe 1963, Keith B. Brown è un erede rigoroso e amorevole del “Delta Blues” (nato a cavallo degli Anni Venti e Trenta del secolo scorso, in quella immensa regione americana un tempo terra di schiavi che si estende intorno al Mississipi), di cui ripropone, con un apprezzato rispetto della tradizione, i grandi classici firmati da autentiche leggende come Son House, Skip James, Bukka White, Robert Johnson e Fred McDowell.
E forse è stata anche la fedeltà a quel grandioso repertorio a permettere a Keith B. Brown di affiancare alla carriera di bluesman quella del cinema. Davanti alla macchina da presa il cantante ha rivelato anche notevoli doti da attore, interpretando nel 1998 il personaggio di Son House in “Stop Breakin’Down” (film sulla vita dell’icona del blues Robert Johnson, del regista Glenn Marzano), mentre nel 2003 interpreta addirittura da protagonista, stavolta nel ruolo di Skip James, uno dei capitoli di “The Soul of a Man”, il monumentale progetto in sette film dedicati al blues, diretto da Wim Wenders e prodotto da Martin Scorsese.
Ma il talento musicale di Keith B. Brown non risiede solo nell’omaggio ad un passato grandioso. Al contrario: il cantante e chitarrista è anche un raffinato autore, capace di elaborare testi fatti apposta per la forza della propria voce, un’intensità che soprattutto nelle esibizioni dal vivo trova totale espressione.
Il programma di Mamma Blues, prosegue nei due giorni successivi con altrettanti concerti da non perdere. Sabato 15 tocca alla gloriosa “Treves Blues Band”: con il leader Fabio Treves (armonica e voce), ci saranno Ale “Kid” Ariazzo (chitarra), Tino Cappelletti (basso) e Massimo Serra (batteria). Domenica 16 chiudono infine i “Nine Below Zero”, longeva formazione della scena blues e r’n’b britannica (si sono formati nel 1977), capeggiati dalla voce e dalla chitarra di Dennis Greaves e dall’armonicista Mark Feltham (altro fondatore storico della band), in arrivo con Gerry McAvoy (basso) e Brendan O'Neil (batteria).
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