Red
16 agosto 2009
Time in Jazz sbarca a Sassari
Archiviata a Berchidda la ventiduesima edizione del festival (oggi, domenica 16, gli ultimi concerti), Time in Jazz pianta anche quest´anno le tende per due giorni nella vicina Sassari

SASSARI - Archiviata a Berchidda la ventiduesima edizione del festival (oggi, domenica 16, gli ultimi concerti), Time in Jazz pianta anche quest'anno le tende per due giorni nella vicina Sassari. Domani (lunedì 17) e martedì (17 e 18 agosto), grazie al contributo del Comune, va infatti in scena la terza edizione di Time in Sassari, con un programma incentrato in particolare sui talenti e le proposte del nuovo jazz internazionale. Un programma denso di appuntamenti, otto concerti nell'arco di due giorni, dal mattino alla sera, tutti con ingresso gratuito.
Si parte domattina (lunedì 17) alle 11.30 con il duo Nuance della cantante Elisabetta Antonini e dell'arpista cagliaritana Marcella Carboni, di scena all'ex Ospedale Rizzeddu: un progetto che, come suggerisce il titolo, esplora con grande libertà espressiva, le possibili “gradazioni musicali” dell’incontro tra un’arpa elettroacustica e una voce eclettica alle prese con un repertorio di brani originali e rivisitazioni.
Nel pomeriggio (ore 18), trasferta alla Valle dei Mulini a Osilo (a una dozzina di chilometri da Sassari), per riascoltare il settetto S.A.M. - Sept Amber Mood, già protagonista a Berchidda le scorse notti nei dopo concerto al jazz club. Formato dai migliori allievi dello scorso seminario jazz di Nuoro (Pina Muroni alla voce, Vittorio Sabelli al clarinetto, Antonio Giordano al sax tenore, Antonio Cusato alla chitarra, Fabio Gorlier al pianoforte, Maurizio Congiu al contrabbasso, Andrea Serra alla batteria), spazia fra atmosfere e stili differenti, dal jazz ai colori latini e mediterranei.
Di ritorno a Sassari, in serata la rassegna fa base in piazza Santa Caterina per un doppio set: si comincia alle 21:30 con il progetto Strike di Luca Aquino e Raffaele Casarano; jazz e elettronica, sonorità mediterranee e del nord Europa: l’originale voce strumentale del trombettista campano e quella del sassofonista salentino si mescolano qui con attrezzature elettroniche, loop stations, multieffetti e loop ritmici, in brani che alternano momenti di pathos a picchi di vulcanica energia.
Altri suoni e atmosfere nel secondo set della serata: alle 23, riflettori puntati sul quintetto Rockingchair della trombettista e violinista Airelle Besson e del sassofonista Sylvain Rifflet. La formazione francese - con Julien Ome alla chitarra, Guido Zorn al contrabbasso e Nicolas Larmignat alla batteria - si muove su un ampio ventaglio di suoni: ora molto acustico, ora rock, ora pop con effetti elettronici. La strumentazione variegata apporta ricchezza e colore alla musica, e le idee, i contributi di ogni musicista, sono inseriti in una dinamica circolare. Rockingchair è un misto tra scrittura classica e improvvisazione libera, una musica in perpetua evoluzione dove lo scambio e l’ascolto sono le chiavi del linguaggio.
La seconda giornata di Time in Sassari, martedì 18, si apre in mattinata con un'altra tappa “extra moenia”: a Ittireddu (a una cinquantina di chilometri da Sassari) appuntamento da non perdere con Gianmaria Testa e Paolo Fresu, di scena alle 11 nella chiesa di Santa Croce con “Da questa parte del mare”, titolo e repertorio tratti dall'album del cantautore piemontese dedicato alle migrazioni moderne.
Di rientro a Sassari, serata ricca di eventi. Si comincia alle 18 al Parco di Monserrato con la compagnia di danza Estemporada impegnata ne "La Chiarezza dell'essere", una performance creata ad hoc sull'idea di trasparenza-leggerezza legata all'Acqua, leitmotiv quest'anno di Time in Jazz.
A seguire, il concerto solistico di un giovane talento sardo trapiantato a Parigi, il pianista Alberto Pibiri. In serata, la serie di concerti ritorna in piazza Santa Caterina per i due eventi forse di maggior richiamo di questa edizone di Time in Sassari. Sale per primo sul palco (ore 21.30) il trombettista libanese (ma anche lui di casa nella capitale francese) Ibrahim Maalouf in duo con il percussionista Bijan Chemirani.
Chiusura con il “Concerto Grosso (L’eccezione e la regola)", una suite di danze in sei movimenti firmata da Bruno Tommaso che vede impegnati la sassarese Orchestra Jazz della Sardegna e cinque tra i migliori ex allievi, oggi professionisti, dei Seminari Jazz di Nuoro: l'arpista Marcella Carboni, la pianista Silvia Corda, i trombettisti Antonio Meloni e Giovanni Sanna Passino, e Graziano Solinas alla fisarmonica. Una coproduzione dell’associazione Blue Note Orchestra di Sassari, dell’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda e dell’Ente Musicale di Nuoro, riuniti sotto l'insegna del network NuBeS.
Nella foto di Lorenzo Palmieri, Luca Aquino
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