Red
17 agosto 2009
Jazz, seconda serata col "Time in Sassari"
Quattro appuntamenti in scaletta, dal pomeriggio alla sera inoltrata, accompagnano domani (martedì 18) al traguardo Time in Sassari

SASSARI - La danza della compagnia Estemporada, il piano solo di Alberto Pibiri, la tromba di Ibrahim Maalouf, il “Concerto Grosso (L’eccezione e la regola)" di Bruno Tommaso con l'Orchestra Jazz della Sardegna. Quattro appuntamenti in scaletta, dal pomeriggio alla sera inoltrata, accompagnano domani (martedì 18) al traguardo Time in Sassari, la minirassegna in due giornate organizzata (per il terzo anno consecutivo) nel capoluogo turritano dall'associazione Time in Jazz e quest'anno incentrata in particolare sui talenti e le proposte del nuovo jazz internazionale: un prolungamento del festival diretto da Paolo Fresu, che ha celebrato nei giorni scorsi la sua edizione numero ventidue a Berchidda e in altri centri fra Logudo e Gallura.
Prima di approdare in città, tappa mattutina a Ittireddu (a una cinquantina di chilometri da Sassari): alle 11, Gianmaria Testa presenta nella chiesa di Santa Croce “Da questa parte del mare”, titolo e repertorio tratti dal suo album di tre anni fa dedicato alle migrazioni moderne. Ad affiancare il cantautore piemontese, sarà proprio Paolo Fresu con la sua tromba. I due si sono incontrati più volte nel corso degli anni: in particolare nei ranghi del riuscitissimo Omaggio a Léo Ferré pensato dal pianista Roberto Cipelli (e consegnato l'anno scorso anche alle tracce di un disco, “F. – A Léo”). Ma la dimensione del duo offre la possibilità di sviluppare un discorso tutto loro, intimo e intenso, pieno d’atmosfera e di sorprese. Tromba, chitarra, voce, un po' di elettronica e il piacere di suonare assieme.
A Sassari si comincia invece nel tardo pomeriggio con un doppio appuntamento al Parco di Monserrato. Apre - alle 18 - la compagnia di danza Estemporada con una performance creata ad hoc sull'idea di trasparenza-leggerezza legata all'Acqua, leitmotiv quest'anno di Time in Jazz: si intitola "La Chiarezza dell'essere" e vede in scena tre danzatrici - Mara Scanu, Federica Trini e Lidia Lai - per la direzione artistica di Livia Lepri.
A seguire, il concerto solistico di un giovane talento sardo trapiantato a Parigi, il pianista Alberto Pibiri. Cagliaritano, con un robusto background di studi classici e jazz, si divide fra l'Italia e la Francia dove insegna in un conservatorio vicino a Parigi e suona in alcuni fra i migliori club della Ville Lumière, come il Sunside ed il Duc Lombard.
In serata, i riflettori si spostano in piazza Santa Caterina per i due eventi forse di maggior richiamo di questa edizone di Time in Sassari. Sale per primo sul palco - alle 21.30 - il trombettista libanese (ma anche lui di casa nella capitale francese) Ibrahim Maalouf in duo con il percussionista Bijan Chemirani. Classe 1980, nato in una Beirut devastata dalla guerra civile, Maalouf ha lasciato presto il Libano per trasferirsi in Francia e diventare in breve una figura rilevante nel panorama musicale internazionale. Vincitore di prestigiosi premi e concorsi in ambito classico, dopo svariate collaborazioni con artisti del calibro di Amadou & Mariam, Archie Shepp, Vincent Segal e Vanessa Paradis e incursioni nel mondo del rock, del pop, del jazz e della world music, nel 2007 pubblica finalmente il suo debut album, “Diasporas”, riscuotendo notevoli consensi di pubblico e critica in Francia, a ulteriore testimonianza del suo eccezionale talento. Un talento che, in attesa della seconda uscita discografica - “Diachronism”, in arrivo previsto per il prossimo ottobre - il pubblico di Time in Sassari potrà apprezzare nella prima parte della serata di domani.
La seconda propone invece il “Concerto Grosso (L’eccezione e la regola)", una suite di danze in sei movimenti firmata dal contrabbassista e compositore Bruno Tommaso, che vede impegnati la sassarese Orchestra Jazz della Sardegna e cinque tra i migliori ex allievi, oggi professionisti, dei Seminari Jazz di Nuoro: l'arpista Marcella Carboni, la pianista Silvia Corda, i trombettisti Antonio Meloni e Giovanni Sanna Passino, con Graziano Solinas alla fisarmonica. Una coproduzione dell’associazione Blue Note Orchestra di Sassari, dell’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda e dell’Ente Musicale di Nuoro, riuniti sotto l'insegna del network NuBeS.
Grande protagonista del jazz "Made in Italy", Bruno Tommaso utilizza in quest'opera linguaggi mutuati dalla tradizione classica, contemporanea e dal patrimonio della musica etnica della Sardegna, trasponendoli in una formula tipicamente jazz che vede la presenza di strumenti solisti (caratteristica di chiara matrice classica, introdotta, in questo caso, in un contesto jazzistico) accanto all’Orchestra: Giovanni Agostino Frassetto al flauto, Luca Lanza, Dante Casu, Massimo Carboni, Teodoro Ruzzettu e Marco Maiore alle ance, Luca Uras, Francesco Lento e Pietro Pilo alle trombe, Gavino Mele e Roberto Chelo ai corni, Salvatore Moraccini e Emiliano Desole ai tromboni, Roberto Tola alla chitarra, Alessandro Zolo al contrabbasso e Luca Piana alla batteria.
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