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Luigi Coppola 26 agosto 2009
Alghero: Ranieri riempie l´Anfiteatro
Ritorno in Riviera per lo scugnizzo del "Pallonetto". Applausi e giubilo per un grande show
Alghero: Ranieri riempie l´Anfiteatro

ALGHERO - Trascorsi poco più di 300 giorni, Massimo Ranieri torna in Sardegna e replica con un crescente entusiasmo i successi dello scorso inverno. A Cagliari e Alghero (al Festivalguer 2009) il suo show "Canto da 40 anni...perchè non so nuotare.." polverizza record di presenze, allungando la felice serie che si ripete in tutta Italia da oltre due anni.

L'Anfitetaro Maria Pia di Alghero è un parterre da grande occasione, pieno in ogni ordine di posto, grazie all'allestimento dell'associazione La Via del Collegio nel palinsesto "La Musica che gira intorno". A girare in danze, scenografie calde e mediterranee, musiche orchestrali, ci pensa il sempreverde scugnizzo del "Pallonetto". Sul palco poco prima delle ventidue, fa esplodere l'arena già in fiamme con "..Se bruciasse la città.." Orchestra in rosa con 15 musiciste ed un corpo di ballo di 7 seducenti e bravissime more: Claudia Ruspi, Maria Teresa Corsi, Giuliana Gutturiello, Michela Ritorto, Tala De Maria, Sara Soldi, Erika Puddu, Eliana, diretto nelle coreografie di Franco Miseria.

Le ballerine supportano "o guaglione" che zompa e saetta come un felino, in abito nero e cravatta rosa schocking Lo show di Ranieri, ideato per ricordare i suoi quaranta anni di carriera (nei 58 compiuti lo scorso maggio), titola pure il suo ultimo lavoro discografico (un album doppio, ricorda dal palco). "Canto perché non so nuotare...da 40 anni", racconta nel viaggio meraviglioso delle sue canzoni, la genesi di una carriera, nata per gioco e divenuta stellare, grazie al suo canto. Interpretato sin da bambino, quando intratteneva i turisti al pranzo, presso i migliori ristoranti sul lungomare Caracciolo.

L'improvvisato palco era il pontile di Castel dell'Ovo ed i suoi amici, costretti a lunghe apnee per recuperare le monetine sul fondale, lanciate dai commensali, lo "minacciavano" (Giovà canta sennò te ittammo a mare..), profittando della sua anomala inabilità natatoria. Sullo scoglio di Santa Lucia cantava i classici della canzone napoletana e i grandi autori che si affacciavano sulla ribalta dei mitici '60: Endrigo, Tenco, Paoli, Bindi, Battisti.

A questi padri che gli consentirono allora la "campata" e la chiave di una rapida ascesa, Giovanni Calone, al secolo Massimo Ranieri, sente come atto dovuto, l'omaggio di questa sua ultima produzione, 40 anni dopo i primi esordi. Il primo in assoluto, ricordato fra battimani e grida di giubilo, proprio sull'isola, in pista da ballo, all'albergo ristorante Giordo di Tempio Pausania: Carnevale 1967. Questi e altri aneddoti, il primo della serie su un improbabile Brunello, bizzarro nome d'arte, ricordati insieme a buone nuove (la nascita in tournè di Daniele, figlio della pianista Valentina Ciccaglioni) intervallano i cavalli di battaglia. "Luna Rossa", "Erba di casa mia", "Rose Rosse" e tanti omaggi ai su citati autori che comprendono anche i più recenti: Venditi ("Alta Marea") e Mia Martini ("Almeno tu nell'Universo"), oltre a Franco Battiato ("La cura").

Nell'intermezzo dei pezzi più forti, uno spettacolo nello spettacolo. Il giovanissimo Federico, eccezionale sparring partner, alla sua prima teatrale, si esalta in un tip tap da sballo: Brodway è sulla ribalta del Maria Pia, ed il "cantattore" orgoglioso annuncia il prossimo sbarco (febbraio 2010) al teatro Olympià di Parigi.

La sintesi artistica universale che lo ha visto calcare le scene di mezzo mondo, compendia Totò e Fred Astaire, Sergio Bruni (il Maestro nella New York anni '60) e Deen Martin. E' passata abbondantemente la mezzanotte ormai quando incalzano i bis. Dopo aver cantato i più grandi interpreti italiani, due speciali dediche per gli illustri concittadini scomparsi. "Pigliate 'na pastiglia" per il Maestro Renato Carosone e "Quando" di Pino Daniele, ricorda il compianto Troisi.

Ancora "Io mammeta e tu" di Modugno eguaglia gli applausi di "Perdere l'amore", una voce incredibile per lo scugnizzo del Pallonetto. Difficile salutarlo, ma il suo ritorno non tarderà.

Nella foto: un momento dello spettacolo di Alghero
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