Sara Alivesi
11 febbraio 2010
Provincia: opposizione abbandona l´aula
La presidente Giudici riunisce la Giunta durante il Consiglio provinciale e le opposizioni per protesta abbandonano l´aula. Dura nota di pdl e Udc

SASSARI - «La Presidente della Provincia per eludere argomenti scomodi fa slittare anche oggi i lavori del consiglio Provinciale convocando in concomitanza a questo una riunione di giunta. Un esecutivo che non ha il coraggio di affrontare tali temi dovrebbe andare subito a casa, quanto meno per evitare di continuare a far danni anche negli ultimi giorni di mandato». Cosi i consiglieri provinciali dell'Udc e del Pdl, che attaccano la Giudici.
«Le difficoltà della Presidente della Provincia ad affrontare alcune spinose questioni ci erano note. Da tempo avevamo notato che su argomenti che la vedono chiamata in causa direttamente, evita di rispondere e delega, in sua vece, l’assessore Pinuccio Vacca, divenuto ormai suo portavoce aggiunto».
Inaccettabile a detta dei Consiglieri di opposizione l'escamotage adottato quest’oggi, che ha provocato il rinvio della discussione su temi importantissimi per il territorio, quali, per citarne solo alcuni, i lavori della Buddi Buddi, l’inosservanza delle modalità di assunzione di personale, messa in sicurezza ponti e strade provinciali, mancata pubblicazione di graduatorie e così via.
«Riteniamo quindi intollerabile che su una convocazione di consiglio prevista per le ore 8,30 in prima convocazione e 9,30 in seconda, la presidente Giudici non si presenti in aula e dell’intero esecutivo intervenga un solo assessore. Avendo atteso inutilmente oltre i termini predetti abbiamo ritenuto di abbandonare l’aula per denunciare questo comportamento che offende non solo l’organismo consigliare ma anche tutti i cittadini».
«La presidente Giudici - concludono - può liberamente seguire a scorrazzare tra una vetrina e l’altra proponendo, fuori tempo massimo, programmi e piani operativi, ma la richiamiamo ad assolvere anche ai doveri imposti dal ruolo che ricopre, evitando, almeno in quest’ultimo periodo, di continuare a mortificare l’istituzione che rappresenta».
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