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S.A. 10 giugno 2010
Movida por la vida al Quarté Sayàl
Il 14 giugno si festeggia la Giornata mondiale dei donatori di sangue. Quest´anno la sede internazionale sarà Barcellona e quella nazionale Alghero che ospiterà una 3 giorni di eventi legati al tema
Movida por la vida al Quarté Sayàl

ALGHERO - Dal 2005 il giorno 14 giugno di ogni anno si festeggia, in Italia e nel mondo, la Giornata mondiale del donatore di sangue, un’occasione per celebrare e ringraziare i milioni di donatori volontari di sangue che con il loro atto generoso, responsabile e consapevole permettono di assicurare le terapie trasfusionali a tutti i pazienti che necessitano di tali trattamenti.

La data è simbolica, ricorre infatti in tale giorno la nascita di Karl Landsteiner, lo scienziato che ha ricevuto il premio Nobel per aver scoperto, agli inizi del ‘900, il sistema AB0 dei gruppi sanguigni. La Giornata è stata voluta e promossa dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e della mezzaluna Rossa, dalla Federazione internazionale delle Organizzazioni dei Donatori di Sangue e la dalla Società Internazionale di Medicina Trasfusionale, sostenute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ogni anno viene scelta una capitale, tra quelle candidate, come sede mondiale degli eventi celebrativi.

Lo slogan della Giornata del 2010, che si tiene a Barcellona, è “New blood for the world”, con il chiaro intento di avvicinare al dono le nuove generazioni perché garantiscano il fabbisogno di sangue costantemente in crescita con un adeguato ricambio generazionale. Spetta infatti ai giovani la possibilità di “sostituire” la generazione di donatori di sangue in età di “pensionamento” e di “costruire” le premesse di un “nuovo mondo” che accolga e sostenga valori come: responsabilità, solidarietà, consapevolezza, conoscenza, informazione e partecipazione.

Tale percorso, che si configura come un obiettivo primario anche per la salute pubblica in tutto il mondo, è pienamente condiviso dall’Italia. Secondo le proiezioni sulla donazione del sangue in rapporto all’andamento demografico, nel nostro Paese la riduzione complessiva di donatori ed unità di sangue intero raccolte nel prossimo decennio è stimabile intorno all’8%. La fascia d’età dalla quale proviene la grande maggioranza dei donatori è rappresentata dalle persone tra i 30 ed i 55 anni, e che andrà a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni, secondo le stime elaborate in un apposito studio dell’Istituto di ricerche Censis.

Sulla base di queste premesse e della missione istituzionale che rappresenta il cuore del proprio mandato, il Centro Nazionale Sangue ha organizzato il programma italiano del World Blood Donor Day, in collaborazione con le Associazioni di Volontariato (Avis, Croce Rossa, Fidas, Fratres). Con la volontà di mutuare non solo gli obiettivi ma anche le valenze che sottendono alla scelta della “città simbolo” della movida giovanile (che è Barcellona), il Cns ha scelto come sede della manifestazione nazionale la città di Alghero, gemellata con Barcellona e custode di un forte legame culturale e linguistico con la Catalogna.

Il programma, articolato nelle tre giornate di sabato 12, domenica 13 e lunedì 14 giugno, giorno dedicato alla celebrazione mondiale, è stato elaborato sulla falsariga della manifestazione catalana, che declina il tema sangue in luoghi e modi tali da rendere la città “full blooded”. Nell’edizione italiana, gli organizzatori, col patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Alghero, hanno mobilitato la città con “una movida por la vida”, accedendo al tema sangue attraverso tre differenti generi (letterario, musicale, artistico) che daranno lo spunto per informarsi e partecipare anche a coloro che sono fuori dalla numerosa comunità dei donatori di sangue.


In particolare il 14 giugno, nell’ambito di un incontro istituzionale nella cornice del rinnovato Quartè Sayal di Alghero, con la presenza di personalità di spicco del mondo della medicina ed in particolare professionisti della cura delle malattie del sangue, si parlerà di talassemia in un incontro dal titolo “Male Nostrum": prevenzione, cura e buone pratiche per (con)vivere con la Talassemia”.

Nella foto: il Quarté Sayàl che ospiterà l'evento

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