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S.A. 30 giugno 2010
Saldi: budget da 117 euro a persona
E´il budget stimato dalla Confcommercio per i saldi attesi nei prossimi giorni. L´associazione di categoria ricorda doveri e diritti di negozianti e consumatori durante il periodo degli sconti
Saldi: budget da 117 euro a persona

ALGHERO - Scattano il 2 luglio i saldi estivi e Napoli e Potenza sono le prime città a partire seguite, il giorno dopo, da Roma, Milano, Torino, L'Aquila e, via via, tutte le altre città. Ultima a ribassare i prezzi è Venezia dove gli amanti dello shopping dovranno attendere il 17 luglio per i loro acquisti con lo sconto.

Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà, in media, per l'acquisto di articoli in saldo, poco più di 282 euro, per un valore complessivo di circa 4,2 miliardi di euro, pari al 12% circa del fatturato totale annuo del settore abbigliamento e calzature. Mentre l'acquisto medio di prodotti a saldo per persona è stimato sui 117 euro.

«Le vendite estive - afferma Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e Presidente di Federmoda Italia, l'associazione nazionale di categoria aderente a Confcommercio - hanno subito gli effetti negativi di una difficile situazione meteorologica che ha caratterizzato tutta la stagione con freddo e piogge. Ciò detto, speriamo che il comparto abbigliamento, accessori e calzature realizzi un parziale recupero con le vendite in saldo, tenuto conto anche delle buone previsioni riguardanti l'afflusso turistico già confermate da alcune importanti località».

E per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base, a partire da i cambi. «La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è - spiega l'associazione - generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme alle norme. In questo caso - avverte la confederazione delle imprese per l'Italia - scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto».

Riguardo invece alla prova dei capi, l'associazione ricorda che «non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante", mentre per i pagamenti "le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione».

Confcommercio sottolinea che «i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso", infine per l'indicazione del prezzo è "obbligo del negoziante indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale».
21/5/2025
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