Ininterrotto lo scarico del depuratore sul Rio Filibertu e da qui nella laguna del Calic, già gravemente malata. Il video datato 22 ottobre. Troppe ombre sulla gestione dell'impianto, è necessario bloccare lo sversamento attivo dal febbraio 2009
ALGHERO - Dopo le immagini di
Agosto e
Settembre, ecco quelle di Ottobre 2010. Bastano pochi secondi per immaginare e capire la quantità di reflui che soffocano, giorno dopo giorno, lo stagno del Calic, ricompreso tra Alghero e Fertilia, e già classificato area sensibile all'interno del Parco Regionale di Porto Conte. Passano i mesi ma il problema rimane, anzi, se possibile è amplificato dopo lo stop di
Abbanoa e le tante, troppe inesattezze che molti politici hanno raccontato sul caso che ha scosso l'opinione pubblica.
Era il
7 agosto 2010 quando dall'amministrazione comunale veniva divulgato un comunicato stampa che rassicurava la popolazione, dopo le numerose lamentele e polemiche circa le spaventose chiazze giallo-marrone che galleggiavano a Maria Pia: "Dalle 16,30 di venerdì pomeriggio (6 agosto ndr) il depuratore di San Marco ha smesso di immettere le acque depurate nel Calik". Le acque sarebbero state riversate nel Rio Filibertu solo in casi estremi, come appunto durante i mesi estivi quando l'impianto di San Marco si ritrova a lavorare quantità di liquami molto superiori alla media. Tutto falso, dimostrato nei mesi successivi dai fatti.

Il depuratore, infatti, ha continuato ad immettere reflui in quantità abnorme in direzione Calic dal giorno in cui è entrato in funzione (febbraio 2009). La situazione in cui versa lo stagno così, rimane in condizioni allarmanti (come tutti sanno e apertamente dichiarano), e la conferma arriva dal dipartimento di Sassari dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna, che già dal 2009 aveva ribadito che vi era in corso un processo di eutrofizzazione che se non arginato avrebbe potuto determinare un pericolo per la salute del corpo idrico.
I problemi cronici della laguna insomma, erano già noti da tempo, e nonostante tutto si è proceduto ad immettere enormi quantità di reflui depurati direttamente nello stagno, via Rio Filibertu (fonte San Marco), andando a compromettere perfino il litorale spiaggiato di Maria Pia. Problemi che addirittura alcuni consiglieri comunali avevano ipotizzato dal lontano
2003, senza però che nessuno si preoccupasse di approfondire la situazione. I rimedi, fortunatamente, a detta degli studiosi ci sono tutti, anche se bisognerà attendere qualche anno per ristabilire un equilibrio: primo passo, insostituibile, arrestare i reflui.
15 settembre 2010. E' il giorno in cui dal comune è stato divulgato l'ultimo comunicato stampa dove si annunciava l'inizio dei nuovi lavori nell'impianto di San Marco (durata 45 giorni, per circa 1,9 milioni di euro) per "affinare fino a 30.000mc al giorno di reflui che potranno essere destinati all’uso irriguo, o in alternativa, rendere le acque allo scarico verso il Rio Filubertu conformi alle tabelle di legge al fine di poter finalizzarle al riutilizzo ambientale". Che dire, non resta che aspettare, ma scritta così, rimangono enormi dubbi, sul prima e sul dopo. /
SALVATORE AMADU /
CARLO SECHI /
FRANCESCO SASSO /
ENRICO DAGA /
GAVINO TANCHIS /
MATTEO TEDDE /
iRS /
LUCIANO DERIU /
GIANCARLO BALBINA /
FRANCESCO PEDRINI /
STEFANO DELIPERI
Nelle foto: i reflui del depuratore di Alghero in direzione stagno del Calic, già classificata area sensibile