Antonio Sini
25 ottobre 2010
Premio Panathlon a Gavino Scala - Foto
Il premio è assegnato dal club cittadino ogni due anni a personaggi ed Associazioni che abbiano operato nel campo Sportivo diffondendo lo sport algherese

ALGHERO - Gavino Scala è il vincitore del Premio Panathlon ciutat de l’Alguer 2010. Sabato sera è avvenuta la premiazione nella sala consiliare di Via Columbano, alla presenza del Sindaco di Alghero Marco Tedde, dell’assessore allo sport Salvatore Angoi, del Presidente del Panathlon di Alghero Fabio Fois, del Presidente del Coni Provinciale Gian Nicola Montalbano, del Governatore Area Sardegna Michele Dimartino.
Il premio è assegnato dal club cittadino ogni due anni a personaggi ed Associazioni che abbiano operato nel campo Sportivo diffondendo lo sport algherese all’insegna della promozione sportiva ottenendo risultati di rilievo in città e facendo conosce Alghero fuori dalla nostre mura. E Gavino Scala, “cuore di palla” lu mestra per antonomasia, quest’anno è stato insignito del prestigioso riconoscimento.
«Gavino Scala ad Alghero è un icona - ha affermato il Sindaco Marco Tedde - è non è per piaceria che affermo che il premio quest’anno è stato oltremodo indirizzato alla persona giusta. Il Panathlon anche questa volta ha fatto centro, ha colpito nel segno un personaggio che ad Alghero, sul piano sportivo, è stimato da tutti». Parole toccanti quelle del sindaco, seguite da quelle dell’assessore che hanno fatto traballare la classica fibra “ferrosa” di Gavino Scala.
Quando ha preso la parola, dopo aver ricevuto il premio, Gavino Scala ha ringraziato tutti, sottolineando la specialità della giornata, eccezionale e di festa. Ma il suo pensiero non poteva non andare a chi non c’è più: l’Alghero. Già perché con Gavino Scala si parla di calcio giocato, quando militava da portiere nel Santa Teresa, nel Civitavecchia, nella Torres, ma il suo nome si lega a filo doppio con quello dell’Alghero calcio.
Scala ha guidato la squadra giallo-rossa per una vita, raggiungendo lo storico traguardo da Algherese, della vittoria del campionato e della disputa del primo campionato in quarta serie nazionale nell’anno 190-91. E Scala non solo ha centrato importanti traguardi da allenatore, ma è stato un maestro per tanti giovani allorché, anch’esso, iniziata l’attività da allenatore di calcio guidava la mitica Folgore. E’ maestro di fair play in campo e fuori. Con la su verve naturale, riesce sempre a strappare il sorriso all’interlocutore raccontando un’aneddoto di migliaia che ne conserva gelosamente (insieme a tutti gli articoli di giornale che conserva in una rassegna stampa che non ha eguali).
Ricorda tutto di tutti i suoi giocatori, Gavino Scala impersona lo sportivo algherese per antonomasia. Una aneddoto: non tutti sanno che Gavino Scala va al campo solo se protagonista. Non osa vedere le partite perché soffre in una maniera disumana. Crediamo di non sbagliare se affermiamo che dal campo Mariotti manca da almeno quattro anni, dopo aver portato in salvo la squadra dell’Alghero che stava per retrocedere.
Ora per lui, nella sua bacheca personale, in mezzo alle tante coppe, ci sarà anche il Premio Panathlon, una ciliegina su una torta che forse mancava davvero. Ma in fondo Gavino Scala il premio se lo è meritato per davvero, basta leggere il suo chilometrico curriculum.
Nella foto: il presidente del Panathlon di Alghero Fabio Fois con Gavino Scala
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