CAGLIARI - «Alla luce degli ultimi dati sul tasso di disoccupazione in Sardegna, che, con il fenomeno dello scoraggiamento, raggiunge il 24%, e del tasso di disoccupazione giovanile ormai quasi al 45%, il Programma pluriennale straordinario per il lavoro giovanile è condizione primaria perché il sindacato condivida la manovra finanziaria e di bilancio per il 2011 o un disegno di legge da approvare entro dicembre 2010». Così il segretario regionale della Cisl, Mario Medde, presenta il Piano straordinario del Lavoro per l'occupazione giovanile.

«Quanti sostengono la necessità di risposte strutturali e di lungo periodo - sottolinea Medde - sono certamente nel giusto, ma non valutano, però, correttamente che la ripresa della crescita economica, soprattutto nella nostra isola, non riguarderà purtroppo il prossimo anno». Indicatori e analisi serie parlano del 2013. Dunque, il sindacato preme per interventi urgenti da parte della Regione in settori quali l’ambiente, i beni culturali e archeologici, la formazione professionale e la scuola.

«Sono circa 50 mila in Sardegna i giovani che, al termine dei diversi livelli di istruzione, si ritrovano senza alcuna copertura lavorativa e previdenziale e a carico delle rispettive famiglie. E’ uno spreco enorme di ricchezza sociale - conclude il segretario - che può vanificare non solo il futuro dei giovani, ma anche dell’intera società sarda. Ecco perché, di fronte alla richiesta del sindacato di un pro-gramma straordinario e quinquennale per il lavoro giovanile, la politica e la Regione non possono avere dubbio alcuno».

Nella foto: Mario Medde