La nascita dell´associazione non ha lasciato indifferente il Pdl cittadino che ha riversato una serie di critiche al neonato gruppo e al suo presunto leader Arnaldo Cecchini
ALGHERO - La nascita dell'associazione
Alghero bene comune non ha lasciato indifferente il Pdl cittadino che ha riversato una serie di critiche al neonato gruppo definito «di sinistra», oltre che «ricco di bla bla e povero di cose concrete, ricco di promesse mirabolanti e povero di ogni proposta seria per i bisogni reali della gente».
Preso di mira anche il "manifesto" costitutivo dell'Associazione, secondo il Pdl «fatto soprattutto di luoghi comuni, di retorica e di demagogia oltre che di vecchia ideologia, il tutto condito dal solito richiamo alla resistenza (si son dimenticati un esplicito riferimento all'antifascismo) con l'aggiunta della solita "appropriazione indebita" dei principi costituzionali, come se la Costituzione fosse una proprietà privata della sinistra». Sempre la sinistra al centro della "denuncia" del partito che governa in città che non farebbe altro che promettere «di far diventare tutti felici, tutti più prosperi e ricchi, e non solo di beni materiali, ma perfino più ricchi di relazioni, di opportunità, di spazi, di servizi pubblici, di condivisione».
Infine, l'attacco più duro è nei confronti del «leader-portavoce-non candidabile-addetto stampa-verbalizzante che di mestiere fa il vicepreside di una facoltà universitaria pubblica con sede ad Alghero», ovvero Arnaldo Cecchini. Il docente secondo i suoi detrattori si nasconderebbe «dietro al dito di una ridicola sua "non candidabilita", quando sarebbe stato molto più limpido e anche coraggioso e onesto vederlo invece candidato a cercare voti presso gli algheresi, cosa per la quale, tra l'altro, abc ha il "fisico" giusto».
Oltre ad apparire quasi ingrato - secondo il Pdl - considerato che «accusa di malgoverno quella maggioranza e quella amministrazione che ha messo a disposizione della, ahimè, "sua" facoltà i migliori immobili di proprietà della città e si appresta, per ora, a destinargli anche quel gioiello unico rappresentato del complesso di Santa Chiara, a meno che fra i programmi per il bene comune non vi sia quello di cambiare questa scelta».
Nella foto: Giancarlo Piras (Pdl)