Otto interventi, quattro partiti (due per coalizione), un’associazione: questi sono i numeri che stanno dietro il “caso Abc” che ha infiammato nelle ultime settimane la piazza politica cittadina. Stavolta è il turno del Pdl che rifiuta la "personalizzazione" del confronto
ALGHERO - Otto interventi, quattro partiti (due per coalizione), un’associazione: questi sono i numeri che stanno dietro il “caso Abc” che ha infiammato nelle ultime settimane la piazza politica cittadina. La neonata "
Alghero Bene Comune" ha seminato scompiglio nel sonnecchiante dibattito locale, creando un vivace botta-risposta tra i protagonisti dell’una e dell’altra parte.
Stavolta è il turno del Pdl che ribatte le posizioni degli associati e di uno in particolare, il docente della facoltà di Architettura,
Arnaldo Bibo Cecchini, reo secondo il partito di centro-destra «di avere personalizzato il confronto, e magari trasformarlo in scontro, per renderlo forse più produttivo sul piano del marketing politico e su quello della notorietà personale. Non intendiamo perciò farci condurre su questa strada preferendo sempre il confronto, anche aspro, fra partiti, movimenti o associazioni, rappresentativi, seppur in modo anche molto diverso, di pluralità di cittadini, al pur rispettabile scambio di opinioni fra singoli».
Poi il chiarimento da parte del Pdl locale in merito ad «alcune questioni» in riferimento all’associazione: «la vacuità dei contenuti» («a partire dal nome tratto senza alcun visibile collegamento ideale da uno dei capisaldi dalla dottrina sociale della Chiesa, cioè il "bene comune»); «l'anomalia rappresentata dal portavoce e capo dell'associazione», («che riveste un ruolo importante di rappresentanza all'interno dell'università, evidenziando una preoccupazione circa la evidente confusione di ruoli fra le due cariche ricoperte»).
Su Cecchini il Pdl si domanda «se fra le azioni di "malgoverno" attribuite all'Amministrazione comunale dal portavoce-vicepreside vi fosse anche quella relativa a quanto realizzato per la crescita ed il rafforzamento dell'Università ad Alghero, ed ai rapporti di stretta collaborazione esistenti fra le due istituzioni». «Suggelati - proseguono - nel "Piano Strategico Alghero 2020", nella scelta di destinare ad Architettura il migliore patrimonio immobiliare e nella nuova realizzazione dei corsi di italiano per stranieri (nati da un accordo fra Università e Comune)».
«In conclusione - dice il coordinamento del Popolo delle Libertà - arriva con tanto di scadenza, una "sfida" personale, come è stata interpretata dalla stampa, utile solo, come nello stile di chi ama parlare più che agire, a produrre inutili parole. Sorvoliamo sulla frase "se non ritiene di essere in condizione" (rivolto al portavoce del Pdl Mario Conoci ndr), tipico atteggiamento di chi ritiene di essere depositario di una auto-presunta superiorità culturale frutto di una ideologia ormai sepolta dalla storia». /
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Nella foto: il portavoce del Pdl Mario Conoci