Red
29 gennaio 2011
Nessuna traccia di olio all´Asinara (per ora)
Non c´è comunque da essere troppo ottimisti, considerando anche il ritrovamento di catrame in tutto il litorale di Stintino, Pelosa compresa. Ricognizione dell’assessore alle Politiche per l’Asinara, Francesco Porcu, assieme ai tecnici del Comune e dell’ente Parco

PORTO TORRES - Nell’isola-parco non è stata trovata nessuna traccia dell’olio combustibile fuoriuscito dalla banchina di Fiume Santo due settimane fa. Per tutta la giornata di venerdì l’assessore alle Politiche per l’Asinara, Francesco Porcu, il Responsabile dell’Area Marina Protetta, Pier Paolo Congiatu e l’agente della Polizia Locale, Antonio Scano, hanno monitorato via terra le cale dell’isola. Durante la ricognizione non è stata rilevata la presenza del catrame rinvenuto nei giorni scorsi sulla costa che va da Porto Torres fino a Santa Teresa di Gallura.
«La guardia resta sempre alta, ma è confortante il fatto che non abbiamo trovato traccia dell’idrocarburo in nessuna delle cale dell’isola», sottolinea l’assessore alle Politiche per l’Asinara, Francesco Porcu. La ricognizione si è conclusa nel tardo pomeriggio. I controlli a tappeto hanno riguardato tutta la fascia costiera, da Punta Scorno a Cala Sabina, da Trabuccato a Cala Sant’Andrea.
«Abbiamo notato che si sono spiaggiate alcune piccole meduse. E’ un segnale che il mare ha svolto la propria azione, ma senza trasportare sull’isola il materiale altamente inquinate. Questo ci induce ad essere ottimisti, perché sembra proprio che l’olio combustibile sia rimasto a debita distanza dall’Asinara. In ogni caso - conclude Porcu - i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, perché l’attenzione deve essere massima».
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