S.A.
4 febbraio 2011
Cappellacci riunisce i volontari sardi
Il Governatore sardo ha chiamato a raccolta il mondo delle associazioni che rappresentano la voglia di solidarietà e di impegno della società civile in Sardegna e ha annunciato di ridefinire il quadro normativo del volontariato in Regione

CAGLIARI - «La Giunta regionale intende essere promotrice di coesione sociale: un valore che, in momenti di crisi come questo, è prezioso quanto altri capitali di carattere economico». Lo sostiene il presidente Ugo Cappellacci che oggi (venerdì), a Villa Devoto, ha chiamato a raccolta il mondo delle associazioni che rappresentano la voglia di solidarietà e di impegno della società civile.
Al suo tavolo, accanto all’assessore del lavoro Franco Manca, i componenti dell’Osservatorio regionale del volontariato, il presidente del Centro servizi “Sardegna solidale”, Giampiero Farru, il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai e il presidente del Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato, Bruno Loviselli. Durante l’incontro anche l’assessore del lavoro, Franco Manca, che su mandato del Presidente aveva in più occasioni rappresentato la vicinanza dell’amministrazione regionale al mondo del volontariato, ha sottolineato il difficile momento che vive la Sardegna in un periodo in cui, per effetto della crisi strutturale, il tessuto sociale rischia di lacerarsi.
La Sardegna si colloca al secondo posto a livello nazionale per numero di volontari. Nel’Isola operano 1614 associazioni, per un totale di 100 mila cittadini coinvolti. Al conto sfuggono coloro che, singolarmente e a prescindere dalle sigle, prestano la loro attività in nome della solidarietà sociale. Dal tavolo, ciascun componente dell’Osservatorio, oltre che condividere intenti, ha poi inteso mettere a fuoco le problematiche, anche di carattere logistico, con cui quotidianamente il mondo del volontariato si confronta. Osservazioni che, già all’attenzione del Presidente della Regione, mirano a produrre una maggiore efficacia operativa.
A questo proposito Cappellacci ha assicurato: «La nostra parte sul piano istituzionale è quella di ridefinire un quadro normativo che risale agli anni ’90 e alimentare con risorse, iniziative e impegno l’azione di tutti coloro che operano nel nostro territorio. L’Osservatorio del volontariato rappresenta la sede ideale per condividere tutti questi interventi, affinché le decisioni politiche abbiano una ricaduta capillare nella nostra società». Da parte del Presidente, infine, anche l’impegno a convocare entro l’estate la Conferenza regionale del volontariato e a raggiungere personalmente i presidenti delle Fondazioni bancarie affinché contribuiscano, in maniera sempre più incisiva, alle attività messe in campo dalle associazioni.
Nella foto: il presidente Ugo Cappellacci
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