Red
4 febbraio 2005
Guardia Grande, Ambrosi «l’Amministrazione non ha risolto i problemi»
«In materia di rifiuti, manca quella che è stata definita dall’amministrazione - afferma il rappresentante dell’associazione Guardia Grande - una “operazione di educazione capillare del cittadino”, annunciata, ma in realtà mai avvenuta»

ALGHERO – Alessandro Ambrosi dall’associazione di quartiere “Agro Alghero” interviene nuovamente sulla questione del “degrado delle borgate”. Dopo la risposta dell’assessore all’ecologia e all’ambiente Francesco Carboni, Ambrosi non sembra essere soddisfatto e sottolinea ancora i problemi esistenti nelle Borgate. In partenza il rappresentante dell’ “Agro Alghero” fa riferimento alla discrica a cielo aperto presente fino a qualche giorno fa all’ingresso di Guardia Grande, adesso eliminata dall’intervento dell’amministrazione. «Non attendiamo la creazione di un sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani nella Borgata di Guardia Grande, - afferma Alessandro Ambrosi - il problema nasce da un fraintendimento. Ciò che si chiede all’amministrazione, e che si attende da nove mesi è la rimozione di quella discarica che sino a qualche giorno fa campeggiava all’ingresso della Borgata, che a vederla oggi sembra davvero un altro posto. Più chiaramente si era richiesto in più occasioni che il sito di deposito dei rifiuti fosse ubicato in una zona meno in vista rispetto all´attuale collocazione proprio all´ingresso della Borgata, a onor del vero l´amministrazione si è attivata e proprio oggi è stata completata la gettata cementizia del nuovo sito di raccolta. Problema risolto quindi? Neppure per sogno, l’intervento dell’amministrazione comunale avvenuto proprio nei giorni successivi all’interrogazione presentata dal Consigliere Curedda, seppure prevista, e richiesta da lungo tempo (nove mesi appunto) dall’associazione Culturale ONLUS Guardia Grande e dal circolo Agro Alghero, sin dal giorno successivo alla sua nascita non risolve il problema in maniera strutturale». Infatti secondo Alessandro Ambrosi manca totalmente una reale e capillare azione di prevenzione da parte dell’amministrazione, nei confronti dei cittadini, perché aderiscano in maniera definitiva alla raccolta differenziata dei rifiuti «manca quella che è stata definita dall’amministrazione una “operazione di educazione capillare del cittadino”, in realtà mai avvenuta, - rimarca il rappresentante dell’associazione Guardia Grande - in quanto personalmente, mi sono occupato di affiggere dei cartelli con l’indicazione delle modalità per la raccolta dei rifiuti solidi. I cartelli li ho avuti grazie alla gentile collaborazione di un dipendente della SLIA. Ma dove sono le indicazioni ai cittadini che l’amministrazione doveva mettere in atto se si vuole parlare di educazione e informazione? Pochi sanno quale è il numero verde al quale ci si deve rivolgere in maniera totalmente gratuita per richiedere il ritiro, anch’esso gratuito, degli ingombranti, direttamente presso la propria abitazione. Questa operazione non è mai stata fatta – continua Ambrosi - se non con alcuni comunicati stampa sul quotidiano La Nuova Sardegna o tramite Catalan TV che nelle zone dell’Agro di Guardia Grande non viene ricevuta. Il consigliere Curedda ha a tal proposito chiesto l’installazione di cartelli che segnalino il divieto di discarica di ingombranti nei pressi dei cassonetti e chiare indicazioni su come fare per comportarsi correttamente ed avere il servizio che ogni contribuente paga tramite la TARSU e che è previsto dal contratto che l´amministrazione ha stipulato con la SLIA ».
Proseguendo il sig. Ambrosi invita l’assessore a recarsi di persona ed a verificare la disagiata situazione nella borgata di Guardia Grande «Per quanto attiene le mie false dichiarazioni sullo stato della borgata invito pubblicamente l’assessore Carboni a verificare anche a mezzo di interviste fra la gente, cosa era la Borgata di Guardia Grande sino a qualche giorno prima di questo intervento sanificatore in vista del Carnevale delle Borgate, l’ho detto e lo ripeto…..una discarica di inerti a cielo aperto. E’ vero c’entra anche la maleducazione (attenzione al significato di questo termine) degli utenti, ma l’amministrazione ha il dovere di prevenire (segnali, cartelli, informazione) e se è il caso di educare nelle forme che ritiene adeguate. Se si ha paura di comminare sanzioni agli utenti indisciplinati allora si autorizza chiunque a vivere nell’impunità e nel non rispetto dell’ambiente di cui l’assessore dovrebbe essere il primo custode e garante».
Emerge inoltre, dalla nota inviataci da Ambrosi, il problema anche dell’inutilità dei numeri telefonici per le segnalazioni in materia ambientale messi a disposizione dall’assessorato competente «Per quanto attiene il sevizio Baracellare e quello del Nucleo di vigilanza ambientale, non si capisce come abbiano fatto a non accorgersi della situazione proprio nella Borgata di Guardia Grande, situazione che non si è generata di punto in bianco. Se ancora si vuole andare a fondo, - continua Ambrosi - l’assessore dovrebbe dare un occhiata ai tabulati telefonici di cui gli ispettori presentatisi nei giorni scorsi hanno riferito di essere in possesso, tabulati che riporterebbero il numero delle segnalazioni ricevute dagli uffici competenti, un controllo sui numeri di provenienza delle 8 chiamate nell’anno 2004 e di quella unica del 2005 potrebbe sorprendere l’assessore Carboni»
In conclusione il rappresentante dell’associazione Guardia Grande propone un’idea per accelerare la soluzione dei problemi da parte dell’assessorato «Per terminare – conclude Ambrosi - un utile consiglio, non sarebbe forse il caso di svuotare la casella di posta elettronica dell’ufficio ecologia? Magari si eviterebbe a tutti quegli utenti sensibili di dovere fare lunghe maratone telefoniche o di dovere essere legati agli orari di apertura degli uffici comunali per effettuare le segnalazioni. In questo modo la segnalazione sarebbe molto più efficace, efficiente e sopratutto rintracciabile».
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