La rivoluzione abitativa, oltre a favorire la socialità tra gli inquilini che la sposano, è studiata per ridurre sprechi e realizzare proposte eco-compatibili: se ne discute questa sera ad Alghero
ALGHERO - Un nuovo modo dell'abitare con spazi e servizi condivisi tra persone amiche che scelgono di creare una "comunità residenziale". Si tratta del Co-housin o co-residenza, un'idea dell'architetto danese Jan Gudmand Hoyer negli anni '70, e diventata realtà in oltre mille insediamenti sparsi nel mondo.
La rivoluzione abitativa, oltre a favorire la socialità tra gli inquilini che la sposano, è studiata per ridurre sprechi e realizzare proposte eco-compatibili condividendo degli spazi in comune: dalla lavanderia alla palestra, dalla serra all' orto, dal micronido ad una portineria "factotum" (paga bollette, ritira la spesa ecc.). Ora la visione sociale della casa potrebbe diventare realtà ad Alghero, dove dal 2009 è nata una associazione ad hoc che ha stimolato l'attenzione delle istituzioni e della
politica.
Di questo si discuterà questa sera (lunedì) alle ore 18 nella sala Manno in via Marconi 10, alla presenza del Sindaco Marco Tedde e dell'assessore Agenda 21 Locale, Maurizio Pirisi. Interverranno la presidente dell'associazione Rosalba Foschetti e Paola Alciator.