A.B.
16 aprile 2011
«Sanità, il territorio vittima dell’inadeguatezza della Regione»
Anche Pensionati e Funzione Pubblica allo sciopero generale indetto dalla Cgil

CAGLIARI - «Il territorio del nordovest è abbandonato dal Governo Regionale, colpevole di una gestione commissariale e ragionieristica della sanità». Così i dirigenti della “Cgil” hanno annunciato ieri in una conferenza stampa, nei nuovi locali di Largo Budapest, l’avvio della mobilitazione del settore Funzione pubblica e del Sindacato pensionati dell’Organizzazione, in vista del grande sciopero generale territoriale del 6 maggio.
Secondo Franca Sabino, della segreteria regionale della Cgil, la scarsa attenzione del Governo Regionale verso il territorio di Sassari è evidente anche dall’assenza di programmazione, con strutture in condizioni non più tollerabili, con un mancato uso e gestione adeguata di apparecchiature e innovazione tecnologica. Fondamentale, a questo punto, arrivare allo sciopero generale «con la consapevolezza che è giunto il momento di ribellarsi». I pensionati sono tra le fasce più deboli e spesso devono sopportare la malasanità: «Per questo – ha detto Marcella Sciarra segretaria “Spi” – è giunto il momento di dire basta. Scendiamo in piazza per il diritto a un’assistenza domiciliare efficace, a una tutela maggiore per i malati, i disabili, gli anziani».
La gestione della sanità da parte della Regione è stata fortemente criticata da Pierpaolo Spanedda, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil di Sassari: «I direttori amministrativo e sanitario dell'Asl di Sassari mancano da diciassette mesi, e solo pochi giorni fa è stato nominato il direttore generale. L’Assessorato Regionale deve capire che razionalizzare non significa tagliare, e non sempre nella sanità ci si può basare su calcoli matematici. Prima di tutto vengono i diritti del malato, la dignità della persona». Molte le carenze in un settore fondamentale per tutti i cittadini: dalla necessità che Sassari riacquisisca un forte ruolo come secondo poli sanitario della Sardegna, alla cronica mancanza di personale nelle unità ad alto carico assistenziale, l’assenza di programmazione, strutture in condizioni intollerabili, liste di attesa chilometriche.
Gravi problemi anche nelle zone interne, con presidi sanitari in Goceano e Logudoro difficilmente raggiungibili e non sempre in grado di erogare prestazioni all’altezza, anche per i tagli al personale. Nei prossimi giorni, verranno effettuati numerosi volantinaggi fuori dalle strutture sanitarie di tutta la provincia. Per questi motivi lo Spi e la Fp della Cgil di Sassari «invitano tutti allo sciopero generale territoriale del 6 maggio affinché si arrivi ad avere risposte sanitarie adeguate ai bisogni della popolazione stanca ormai di tante inefficienze».
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