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A.B. 16 aprile 2011
Emigrazione: Solidarietà ai tunisini
Dalla Consulta Regionale, solidarietà ai migranti provenienti dal nord Africa. Approvato all’unanimità, il Programma 2011
Emigrazione: Solidarietà ai tunisini

CAGLIARI - Piena solidarietà ai migranti della Tunisia ospiti in Sardegna, approvazione all’unanimità del programma annuale per l’emigrazione, netta contrarietà agli aumenti delle tariffe dei traghetti che rischiano di impedire alle comunità dei sardi nel mondo di poter tornare nell’Isola. Sono i punti affrontati ieri dalla Consulta Regionale per l’Emigrazione, riunitasi a Cagliari sotto la presidenza dell’assessore del Lavoro Franco Manca. L’organismo, istituito con la legge regionale n.7/1991, ha la finalità di coordinare gli interventi a favore dei sardi emigrati all'estero ed in Italia.

Primo punto all’ordine del giorno, non poteva che essere quello legato a quanto sta accadendo nelle coste nordafricane, con la conseguente emergenza dei migranti. A questo proposito, la Consulta ha approvato un documento unitario nel quale si legge, tra l’altro, che «memori dell’esperienza vissuta nell’immediato Dopoguerra, nei decenni seguenti e ancora in atto, i rappresentanti dei sardi residenti all’estero richiamano i valori fondamentali e distintivi della Sardegna, quali l’apertura e la solidarietà, come la manifestazione più autentica dello stile tipico dei sardi e della loro disponibilità nei confronti di persone alla ricerca di una nuova prospettiva di vita. La solidarietà della Consulta nei confronti delle popolazioni della Tunisia attualmente ospiti in Sardegna assume il carattere dell’esortazione a ricercare tutte le forme possibili per garantire ai profughi del nord Africa un futuro di libertà, di dialogo e di collaborazione sincera tra quanti hanno a cuore le dimensioni della pace e del lavoro per tutti».

L’organismo ha anche discusso ed approvato all’unanimità il programma annuale 2011, che mette a disposizione 3,8milioni di euro, gran parte dei quali destinati alle Organizzazioni dei sardi emigrati (federazioni, circoli, associazioni di tutela). «Si tratta di una cifra importante – ha detto l’assessore Manca – che servirà a rafforzare diverse attività esistenti e sviluppare nuove iniziative culturali non solo legate al folklore, per far conoscere la Sardegna anche al di là degli stereotipi puntando tra l’altro su letteratura e cinematografia isolane che tanto successo stanno riscuotendo nel mondo». Ci sarà spazio anche per migliorare le azioni di comunicazione, lo sviluppo tecnologico e le attrezzature informatiche dei circoli nel prossimo triennio. Diversi gli interventi a favore dei giovani nelle organizzazioni dei sardi emigrati: il primo di questi sarà il grande meeting in programma a giugno a Chia.



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