ALGHERO - L'artista algherese Tonino Alfonso, all'indomani del flop televisivo di Vittorio Sgarbi, difende a spada tratta il critico d'arte, attaccando duramente le decisioni dei vertici Rai di sospendere la trasmissione a causa dei deludenti dati di ascolto, nonchè un pubblico standardizzato dalla solita programmazione offerta dal piccolo schermo.

«Grande Sgarbi in due ore di trasmissione hai scardinato i canoni della
televisione patinata. Un vero programma condotta da uno Sgarbi vero, da personaggi veri che hanno dovuto partecipare senza rete mettendo a nudo quello che sono nella realtà» dice Alfonso.

Se il critico più conosciuto della televisione italiana è stato "tagliato" una volta resi pubblici i primi risultati dello share, potrà consolarsi con l'ammirazione sfrenata e incondizionata dell'artista algherese che non ha dubbi sul fatto «che la gente deve pagare senza ma e senza se questo programma»(il "Fatto Quotidiano" stamane tira le somme dei primi 4 milioni di euro persi ndr). Non ne fa una questione di numeri Alfonso che, ovviamente, non è un dirigente della televisione di Stato ma un puro e appassionato amante dell'arte.

«La tramissione la hanno vista 200mila (in realtà poco più di un milione ndr) persone, e cosa vuol dire? Anche le mostre di artisti che solo fra cento anni saranno ritenuti dei geni sono viste da poche persone, eppure l’artista e’ grande anche oggi». L'incontenibile "supporter" di Sgarbi per un momento confonde l'arte - il suo ambito - con una trasmissione televisiva. Ma si sa, la passione e l'ammirazione, talvolta, non hanno prezzo, nè misura. «Forza Sgarbi non mollare!» è il suo incitamento finale, ma pare sia già stato costretto a farlo.

Nella foto: Vittorio Sgarbi e Tonino Alfonso