S.A.
13 giugno 2011
Sassari: riprende la rassegna Sguardo Diverso
Sguardo Diverso, anche per il 2011, propone un ciclo di proiezioni quale occasione per promuovere uno scambio di visioni e informazioni tra gli attori sociali del territorio di Sassari

SASSARI - La Cooperativa Pitzinnos, attiva a Sassari e provincia nei servizi alla famiglia, promuove anche quest'anno, in collaborazione con l'Arci, la rassegna “Sguardo Diverso. Approfondimenti di cinema e risorse territoriali”. Il cinema è proiezione di sguardi diversi sulla realtà, strumento immaginifico e creativo della comunicazione culturale e sociale. Sguardo Diverso, anche per il 2011, propone un ciclo di proiezioni quale occasione per promuovere uno scambio di visioni e informazioni tra gli attori sociali del territorio di Sassari.
La rassegna si apre mercoledì 15 giugno 2011 alle ore 17 presso la sala “Eleonora d'Arborea” dell'Università Centrale di Sassari, con la proiezione del documentario “Un silenzio particolare”, di Stefano Rulli (Italia 2004). La storia è quella di Matteo, affetto da problemi psichici, dei suoi genitori Clara e Stefano, e della loro decisione di creare un agriturismo dove ognuno trova la sua collocazione, e tutti hanno il diritto di sostare e convivere. Parole e persone sono i grandi antagonisti di questa storia vera, racconto di famiglia che deve essere costato non poco mettere in scena in valore emotivo. Uno sguardo che scardina. Un dolore soffocato dall’amore, una dolcezza che rimette al mondo.
L'intento è quello di stimolare una riflessione aperta sui temi del disagio psichico e sui servizi dedicati alla salute mentale. Operatori, esperti, utenti e familiari sono invitati a partecipare. Interverranno Maria Grazia Giannicchedda, presidente della Fondazione Basaglia, Angelo Pisuttu, dell'A.F.A.R.P. (Associazione Familiari per l'Attuazione della Riforma Psichiatrica), Elisabetta Boglioli, presidente dell'Associazione Il Labirinto, rappresentanti del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl 1 e dei servizi sociali del Comune di Sassari.
Nella foto: Elisabetta Boglioli
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