Ecco le dichiarazioni dei protagonisti del doppio che ha dato all’Italia il pass per i play-off promozione
ARZACHENA - «Era difficile giocare, soprattutto all’inizio, perché loro servivano bene ed era difficile rispondere. Poi abbiamo iniziato a rispondere bene ed abbiamo giocato una buona partita. Non era facile, perché sembrava scontata, anche perché credo che loro non avessero mai giocato in coppia insieme. Noi bene nei games difficili e devo dire che Braccio ha giocato una grande partita». Nelle parole di Corrado Barazzutti, tutta la soddisfazione per aver chiuso il discorso-qualificazione dopo le prime due giornate sul 3-0 conquistato dal
doppio.
«E’ un bel po’ che gioco tornei ad alto livello – esordisce Daniele Bracciali – ma un po’ di emozione c’è sempre, perché non ti abitui mai. Abbiamo avuto un buon impatto, anche se all’inizio eravamo un po’ tesi. Il momento più difficile è stato sicuramente quando abbiamo avuto la possibilità di chiudere un game da 0-40 e non l’abbiamo fatto. Subito dopo, nel tie-break, abbiamo subito un minibreak e li, se avessimo perso il secondo set, la partita poteva girare. Poi, nel terzo, Poto ha dovuto servire contro vento ed abbiamo rischiato, ma da li è iniziata la discesa. Mi sono lamentato alcune volte per il rimbalzo della palla, visto che il campo era un po’ troppo morbido. A volte lamentarsi serve anche per aiutare la concentrazione. A volte, anche gli avversari si sono lamentati». Potito Starace inizia facendo i complimenti al compagno di doppio: «Braccio ha giocato una grande partita, soprattutto a rete. Volèe, ha sbagliato pochissimo, si è mosso bene, ha servito bene e nei momenti importanti ha risposto alla grande. Noi è un po’ che giochiamo insieme, abbiamo anche vinto un torneo sul veloce ed abbiamo fatto quarti a Parigi, dove abbiamo perso al terzo set. Ci troviamo bene insieme ed èun annetto che proviamo a giocare. Prima, in alcuni tornei non entravamo perché non avevamo la classifica, ma ora si».
Barazzutti da poi uno sguardo al futuro, visto che mercoledì ci saranno i sorteggi per decidere gli abbinamenti dei play-off promozione. «Sicuramente la Repubblica Ceca e la Russia sono le più difficili, meglio evitarle. A questi livelli sono tutte difficili, alcune più ed alcune meno. Tra tutte, “la meno” credo sia Israele in casa nostra, con cui si fa match e si può anche vincere. Sono una squadra di grandi lottatori, hanno un buon doppio e Sela è un gran lottatore. Dopo la “suonata” che ci hanno dato li in casa loro, mi piacerebbe riaffrontarli in casa nostra. Noi abbiamo una squadra solida e compatta. Siamo una squadra difficile per tutti, siamo pronti ed abbiamo la possibilità di ritornare in Serie A».
«Dopo due buoni sets, sicuramente siamo scesi fisicamente e soprattutto a livello di attenzione. Bracciali poi ha alzato di molto il livello». Asciutta e chiara l’analisi del doppio da parte di Blaz Trupej, capitano-non giocatore della Slovenia, che ha sottolineato come i suoi giocatori siano ancora alle prime esperienze ad un livello così alto di Coppa Davis. Il doppio è stato giocato da Grega Zemlja e da Blaz Kavcic, che ha sostituito Luka Gregorc, che ha iniziato ad accusare problemi fisici da mercoledì. Mentre Kavcic ha sottolineato il grande equilibrio in ogni aspetto del match, Zemlja è stato netto: «penso che noi abbiamo giocato molto bene, ma gli italiani hanno giocato meglio nei momenti decisivi».
Nella foto: La nazionale italiana al completo