ALGHERO - Al calar del sole, domenica scorsa, nell’anfiteatro del Palazzo dei Congressi di Maria Pia, ad Alghero, si è svolta la manifestazione "Danzalghero" organizzata dall’Assessorato allo Sport con scopo benefico. Una serata che, come suggerisce il titolo, ha avuto come protagonista la danza, ma anche il ballo, entrambi rappresentati da diverse scuole sarde.

A distinguersi nella danza è stata la scuola "Gildanza" di Alghero che, guidata dall’insegnante Gilda Chessa, ha saputo mostrare la sua professionalità nelle tre coreografie rappresentate ed applaudite con grande entusiasmo da parte del pubblico. Nel ballo invece, vincente e coinvolgente è stata l’energia e il sincronismo delle allieve della scuola "New Dance" di Ozieri. Ma oltre a queste due scuole di spicco, sono stati tantissimi altri i partecipanti che hanno fatto divertire il pubblico sino a tarda serata tra i quali: "Macri latin Chat", "Edgarlatino", "Yalla Janas", "Danze Joy", "Dance and Fitness" e "Fantasy art Ballet".

Per una notte dunque l’arte si è fusa con lo sport, le musiche strumentali ed astratte con motivi briosi e calienti, i classici tutù con vestiti scintillanti, facendo luce così su due diversi modi e filosofie di muoversi a suon di musica. Un mix che ha saputo coinvolgere non solo gli amici e i parenti dei partecipanti ma anche i curiosi che insieme agli altri hanno dato vita ad un pubblico più numeroso di quanto ci si aspettava.

Questo dato ha in qualche modo ricompensato danzatori e ballerini di alcune importanti mancanze tecniche necessarie alla buona riuscita delle loro performances, come: un palco idoneo, un adeguato impianto luci e la presenza di quinte di scena. Ma soprattutto si tratta di un risultato che ha fatto nascere una speranza, quella che porta a considerare l’evento di domenica scorsa non come una serata occasionale, colorata dal rosso del tramonto e agitata dal forte maestrale odorante di mare, ma bensì l’inizio di una serie di eventi di sempre più crescente qualità, capaci di educare e accrescere l’interesse degli spettatori e volti a privilegiare un’arte, la danza, troppo spesso ignorata, incompresa e taciuta.