Red
1 settembre 2011
Comunità terapeutiche: adeguamento tariffe
Via libera da parte della Regione all’adeguamento delle rette delle comunità terapeutiche, che oggi rispetto al passato erogano numerosi servizi sanitari e sociosanitari

CAGLIARI - Via libera da parte della Regione all’adeguamento delle rette delle comunità terapeutiche, che oggi rispetto al passato erogano numerosi servizi sanitari e sociosanitari. Su proposta dell’assessore della Sanità Simona De Francisci, la Giunta regionale ha approvato la delibera che adegua, dal 1 gennaio 2012, le quote dei servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento di varie dipendenze patologiche, a carico interamente dell’assessorato della Sanità e introdotte da un precedente provvedimento del 2008, a quanto viene offerto oggi.
In particolare oggi le circa dieci strutture sanitarie che operano in diverse parti della Sardegna erogano prestazioni complesse, come la doppia diagnosi, servizi pedagogico-riabilitativi, accoglienza di madri tossicodipendenti con bambini, cure per persone con patologia HIV o dipendenti da alcol e altri che hanno comportato per queste strutture un aggravio di spese e la presenza di maggior personale specializzato. «L’incremento medio percentuale delle rette – spiega l’assessore De Francisci - è del 39,5 per cento e si tratta di un adeguamento ormai non più rinviabile per migliorare l’efficienza dei servizi socio-sanitari delle comunità terapeutiche e per coprire i maggiori costi rispetto al passato».
Come stabilisce la delibera, e in accordo con i rappresentanti delle comunità terapeutiche, le nuove tariffe saranno valide dal prossimo 1° gennaio e saranno applicabili alle sole strutture con i requisiti in materia di autorizzazione e accreditamento.
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