Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroPoliticaPolitica › Balbina abbraccia il Pd | Discorso
Red 16 novembre 2011 video
Balbina abbraccia il Pd | Discorso
Ecco le parole del giovane politico algherese, ex portavoce cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, in occasione del direttivo del Partito democratico in scena martedì


ALGHERO - L'ex portavoce cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, Giancarlo Balbina, debutta ufficialmente nel Partito democratico, condividendone principi e obbiettivi in vista delle imminenti elezioni amministrative. Ecco il discorso del giovane politico algherese in occasione del direttivo cittadino dei democratici.

Credo sia giusto, per prima cosa, ringraziare le persone, amici e compagni, che oggi mi permettono di stare qui in questa casa e condividerne il percorso e le difficoltà, ma anche la voglia di vincere e di governare una città come Alghero, la Sardegna e il nostro paese. E’ per questo, che mi sento in dovere di ringraziare Enrico Daga, Mario Bruno, Mario Salis, gli amici Ennio Asuni, Cici Peis, Luca Paise Luciano Deriu con i quali mi sento con una certa frequenza, uomini che stimo per la loro dedizione al lavoro e alla politica, che in questi ultimi mesi, mi hanno proposto di entrare dentro il Partito Democratico e di cimentarmi in questa nuova esperienza. E' stata una decisione che ho lungamente meditato, dopo la dolorosa uscita da Sel, che qui in città ho contribuito in maniera determinante a fondare. Sono convinto che nonostante i limiti e le insufficienze che si riconosce oggi alla forma partito, alle giuste critiche che vengono in particolare dal mondo giovanile, ma non solo, i partiti rimangano, comunque, un insostituibile strumento di lotta politica e un imprescindibile presidio di democrazia. Sono anche convinto che i giovani che intendono impegnarsi in politica, debbano farlo ponendosi il traguardo di entrare nelle istituzioni, di assumere su di sè la responsabilità di far camminare nei luoghi della decisione politica le proprie idee, mettendo in conto anche la sconfitta o il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nella vita, infatti, non c'è nessuna certezza; rimane solo la voglia di impegnarsi per realizzare ciò che si ritiene degno di valore. Ci sono stati, ci sono e ci saranno ex compagni che, facendo dietrologia politica tacceranno la mia decisione come opportunismo politico. La mia prima esperienza politica, iniziata intorno ai vent’anni, nelle file della FGCI - che pure non rinnego - si è conclusa, nel momento in cui ho capito di non essere comunista, ovvero quando mi è stato chiaro che il comunismo è una visione del mondo non più idonea a dare risposte nuove ad una società globale in piena trasformazione politico-economica. Decisione, credo, legittima, come altrettanto legittima è quella di chi, invece, ha deciso di restare. Ben altra e più esaltante esperienza, devo ammetterlo, ho avuto con la candidatura alle elezioni regionali del 2009 con “Sinistra per la Sardegna”, dal cui nucleo è poi nata Sinistra Ecologia e Libertà, di cui sono stato il primo segretario in città, contribuendo, credo, a farla conoscere e a radicarla fra la gente. Tuttavia, per me, la dignità politica, il rispetto personale e quello per i giovani, vengono prima di qualsiasi impegno partitico, e quando sono calpestati io non esito a trarne le conseguenze. Io sono un giovane “libero”, senza “tutele”, non ho “padrini politici” che mi dicono cosa devo fare e che cosa devo dire, e se sbaglio lo faccio in prima persona mettendoci la faccia. Anche la scelta di entrare nel PD, il più grande partito della sinistra italiana, l’ho presa in solitudine dopo una lunga meditazione, nella convinzione di poter dare il mio contributo per la riconquista della città, dopo dieci lunghi anni di governo del centro-destra. Coinvolgente si sta rivelando anche l’esperienza di Kosmopolis, nata con “quattro amici al bar, che vogliono cambiare il mondo”, come la famosa canzone di Gino Paoli, e sulla quale si sta concentrando l’interesse di molti ragazzi e ragazze. Non possiamo, infatti, rimanere insensibili, noi giovani algheresi, al fermento che sta caratterizzando i nostri coetanei a tutte le latitudini. Dopo anni di silenzio e di rinuncia, i giovani stanno ritornando di nuovo protagonisti sulla scena politica mondiale, e Kosmopolis è nata in questo solco di rinascita globale, nella consapevolezza della sostanziale omogeneità delle rivendicazioni generazionali e della critica all’attuale modello di sviluppo. Ho la fondata speranza, e lotterò per questo, di poter portare le mie idee e quelle di Kosmopolis, dentro un grande partito pluralista come quello democratico, e, se ce la farò, anche dentro il Consiglio Comunale. L’importante, io penso, sia oggi lottare contro l’apatia e la rassegnazione – ricordando Gramsci, che odiava gli indifferenti - e che assume, spesso, i connotati dell’antipolitica e dell’astensionismo. Bisogna farlo, credo ancora, superando meri steccati ideologici, soprattutto quando sono solo pretesti per mantenere inutili rendite di posizione, trovando strade innovative per edificare un mondo nuovo, più equo e sostenibile. In questo contesto, i giovani non possono strare a guardare, ma essere gli attori protagonisti del cambiamento. Permettetemi, ora, anche di esprimere qualche considerazione sulla situazione politico cittadina, e sulle macerie che lasciano dieci anni di amministrazione Tedde nella Riviera del Corallo. Si tratta di un vero e proprio fallimento politico: mancata approvazione del PUC, possibile dissesto finanziario del comune, disastro ecologico del Calich dovuto ad una errata scelta politico-urbanistica e di bypassamento dei controlli previsti dalla legge, nessuna azione di riqualificazione del Palazzo dei Congressi, abbandono delle campagne di Surigheddu e Mamuntanas e dell’Area Industriale di San Marco, totale assenza di programmazione del Porto, totale fallimento delle politiche di destagionalizzazione nel comparto turistico cittadino, subalternità e totale assenza di proposte culturali qualificanti, sono la matrice che ha portato questa città al declino economico e sociale, come attestato dagli oltre 9000 disoccupati presenti nel territorio, dai dati allarmanti sulla povertà, che provengono sia dalla Caritas che dagli stessi uffici dei Servizi Sociali del comune, dall’abbandono dei giovani a se stessi, come risulta dagli ultimi avvenimenti che si sono verificati in città. Davanti a questo quadro desolante, è obbligo del centrosinistra e del PD, strappare alla destra questa città e ridarle forza e sviluppo come merita essendo una delle città più importanti dell’Isola. Questo dipende solo da noi e dalla capacità di unificare i nostri intenti politici in modo tale da proporre, alle prossime elezioni comunali, una credibile alternativa di governo. In questo contesto, è di importanza strategica la capacità di comunicazione che il partito saprà dare all’esterno, mediante iniziative politiche e tempestivi comunicati stampa, nella convinzione che viviamo in una società di forte mediatizzazione della politica, dalla quale non si può prescindere. E’ con questo spirito che entro dentro il Partito Democratico, partito che ho criticato per alcune scelte passate, ma che spero e sono sicuro potrà darmi e darci molte soddisfazioni.




Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)