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Red
1 marzo 2012
«Caro-mensa, indietro non si torna»
Il rincaro sarebbe dovuto alle variazioni sul regime dell’orario scolastico e dei rientri mensa. Impossibile attualmente per l´amministrazione coprire i costi maggiori, che nonostante gli aumenti apportati saranno di circa 40mila euro

ALGHERO - Niente da fare, le famiglie algheresi dal 20 marzo vedranno aumentare considerevolmente il costo mensa dei propri figli. E' quanto emerso dall'incontro avvenuto questa mattina (giovedì) a Sant’Anna tra il Commissario Straordinario ing. Michele Casula ed una delegazione dei genitori: dall'incontro sarebbe emersa l'indisponibilità di ritirare la decisione di aumentare le tariffe dei buoni pasto, richiesta avanzata dalla delegazione dai genitori.
Il Commissario ha chiarito come «l’aumento copra solo parzialmente i maggiori costi per l’Amministrazione, costi derivati dalle variazioni sul regime dell’orario scolastico, e dei rientri mensa, adottate in totale autonomia e senza coinvolgimento preventivo dell’Amministrazione dalla dirigente scolastica del terzo circolo». La delegazione allora avrebbe formulato alcune proposte finalizzate al reperimento delle risorse necessarie ad evitare l’aumento delle tariffe.
Proposte che il Commissario ha ritenuto di scarsa sostenibilità, recepibili, casomai, in virtù di iniziative mirate di tipo politico (in pratica dopo le elezioni amministrative di primavera). La strada che si sarebbe aperta è invece determinata dall’ipotesi di allargamento di una fascia di reddito Isee, la terza, compresa attualmente tra 12.500 euro e 17.000 euro, estendendo la forbice fino a 24.000 euro.
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