Red
5 marzo 2012
Scout, intesa catalano-algherese: la firma
Firma del protocollo d’intesa per l’adesione al Projecte 4vents – Escoltisme i Guiatge, che sancirà la collaborazione tra i Gruppi Scout Agesci della città e le associazioni scout della Catalogna (Meg), delle Baleari (Megm e Em) e della Comunità Valenciana (Fev), federate al Movimiento Scout Católico di Spagna

ALGHERO - Presso la sala conferenze del convento di San Francesco in Alghero, si è svolta sabato la firma del protocollo d’intesa per l’adesione al Projecte 4vents – Escoltisme i Guiatge, che sancirà la collaborazione tra i Gruppi Scout Agesci della città e le associazioni scout della Catalogna (Meg), delle Baleari (Megm e Em) e della Comunità Valenciana (Fev), federate al Movimiento Scout Católico di Spagna. L’evento è stato il momento culminante di un percorso di conoscenza, confronto e studio fra realtà diverse dello scoutismo mondiale, unite da valori e principi condivisi non solo nell’ambito dello scoutismo, ma anche dall’appartenenza a territori che hanno radici comuni dal punto di vista storico e culturale e che appartengono al dominio linguistico del catalano, nelle sue diverse varianti.
Durante l’incontro si è svolta anche una conferenza di don Antonio Nughes, Direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Alghero, sul tema “L’Alguer, minoria catalana de Itàlia: història i actualitat”. Il Projecte 4vents – Escoltisme i Guiatge, che prevede gemellaggi tra gruppi, attività comuni per quadri associativi, capi e ragazzi, una rivista annuale ed esperienze condivise in tema di formazione, ha come obiettivo quello di rafforzare il lavoro che ogni associazione fa nel suo territorio, ricercando sinergie e potenziando quelle caratteristiche culturali, linguistiche e metodologiche che le accomunano e che possono conferire una maggiore qualità alle attività di ognuna di esse.
Va rimarcato il grande valore del progetto anche per quanto riguarda la difesa delle tradizioni e della lingua catalana di Alghero, alla quale lo scoutismo algherese potrà dare il suo contributo attraverso iniziative concrete e mirate alle giovani generazioni. Un’opportunità di crescita per i gruppi scout cittadini, dunque, che consentirà lo scambio culturale e umano con i fratelli delle altre terre di lingua catalana, in quanto punta alla difesa dell’identità non come fattore di esclusione e chiusura, ma come ricchezza da offrire agli altri, evidenziando come può essere vincente, in questo senso, l’intuizione scout della fraternità internazionale.
Alberto, 30 anni, è uno dei 16 ragazzi catalani che è approdato ad Alghero in conclusione di un cammino che in realtà in Catalogna è iniziato da circa 20 anni. «Il nostro obiettivo è quello di mettere in contatto tutti gli scout di lingua catalana. Dopo Alghero il prossimo obiettivo è quello di unire nel progetto i catalani francesi. Il lavoro di contatto con Alghero è iniziato con un convegno che si è tenuto a Maiorca». I giovani arrivati ad Alghero provengono da Barcellona Maiorca e Valencia. Soddisfatto Luca Muru, responsabile regionale Agesci. «Questa è sicuramente una occasione di crescita per associazioni che ci mettono passione nell'educazione».
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