Potrebbe arrivare venerdì il verdetto del Tribunale di Sassari sull´incidente in cui perse la vita nel 2009 Debora Piu, la 26enne deceduta nel tragico schianto contro la pista ciclabile di Valverde. Gli avvocati chiedono l'assoluzione
ALGHERO - Potrebbe arrivare venerdì prossimo la sentenza del giudice del Tribunale di Sassari in merito al processo, con rito abbreviato, per l'incidente mortale di
Debora Piu, la 26enne algherese deceduta in seguito alle ferite riportate quel tragico 28 giugno del 2009, quando col suo scooter andò a sbattere sul cordolo di quella che oggi è la pista ciclo-pedonale di Valverde.
La moto sbandò e lei, appena uscita da casa e diretta nella gelateria del centro storico cittadino dove lavorava, finì contro un blocco di cemento e poi su un palo della linea telefonica (
nella foto). Sotto processo per l'incidente ci sono cinque imputati, tutti accusati, a vario titolo, di omicidio colposo: si tratta del titolare del cantiere che realizzava l'opera pubblica; il direttore dei lavori; il responsabile del procedimento per il Comune di Alghero; quello per la sicurezza del cantiere; il dirigente per le opere pubbliche del Comune di Alghero.
Lunedì il pubblico ministero Michele Incani ha richiesto per tutti la condanna a 1 anno e 4 mesi, mettendo sotto accusa le condizioni del cantiere - che secondo la procura non rispettava gli standard di sicurezza richiesti dalle normative vigenti - e la segnaletica, definita inadeguata. Differenti le conclusioni degli avvocati difensori che al termine delle loro arringhe hanno chiesto l'assoluzione per tutti gli imputati.
Nella foto: il luogo del tragico incidente del 2009