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Red
26 aprile 2013
Medde (Cisl) a Letta: ecco le priorità
I problemi della Sardegna hanno una loro specificità - ricorda Mario Medde, che traccia un elenco di priorità specifico indirizzato al premier incaricato, Enrico Letta

SASSARI - «Una strategia dello sviluppo imperniata sul valore del lavoro rappresenta l'unico sbocco possibile per una positiva svolta nel governo dell'Isola. Al nuovo Governo e ci auguriamo che nasca il più in fretta possibile per dare risposte ai lavoratori e ai pensionati, il sindacato sardo chiede che appena insediato affronti con la Regione e con le parti sociali la questione sociale ed economica della Sardegna nella sua interezza». Così mario medde, segretario generale della Cisl sarda. Basta un solo dato per evidenziare il dramma economico e sociale dell'Isola: il fenomeno della povertà coinvolge più di 400.000 persone, mentre il rischio di povertà relativa riguarda il 22,7% delle 570.000 famiglie. I problemi della Sardegna hanno una loro specificità - ricorda Mario Medde, che traccia un elenco di priorità.
La revisione del patto di stabilità indispensabile per garantire una maggiore capacità di spesa alla Regione Sardegna; la definizione delle vertenze industriali aperte la partecipazione dello Stato a una nuova strategia di politica produttiva; il recupero del divario infrastrutturale, sia nelle reti che nei servizi pubblici essenziali, poiché tutta la regione si colloca molto al di sotto dell'indice medio nazionale; l'autonomia finanziaria della Regione e la definizione sulla vertenza dell'entrate; un vantaggio fiscale per le attività produttive e per il lavoro, anche attraverso la zona franca, come strumento per contribuire a una nuova stagione di crescita e sviluppo; riconoscimento delle pari opportunità, rispetto alle altre regioni del Paese, riconoscendo il diritto dei sardi alla mobilità reale delle persone e delle merci.
Nella foto: il premier incaricato, Enrico Letta
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