P.P.
30 maggio 2013
La denuncia: Gatto investito e abbandonato
Un giovane laureato scrive una lunga lettera a Sassarinews.it e Alguer.it per denunciare l´omissione di soccorso di un gatto randagio, gravemente ferito, da parte delle istituzioni. La Asl ha sospeso la convenzione per il servizio di assistenza per i randagi feriti o investiti

SASSARI – L’ennesimo episodio di indifferenza e cinismo accaduto nei giorni scorsi nei confronti di un animale ferito a Sassari, viene raccontato da un giovane laureato e precario che scrive un’articolata lettera per denunciare il fatto: «Il 27 maggio 2013, ho trovato un gatto ferito(probabilmente investito)al centro storico di Sassari, proprio in piazza del Comune, mentre andavo a lavorare, il micio si lamentava a causa del dolore, presentava ferite e cicatrici su tutto il corpo e, in particolar modo, non riusciva ad appoggiare la zampa anteriore destra, molto probabilmente fratturata, ogni volta che provava a muoverla piangeva».
«Ho chiamato più volte la Asl Veterinaria di Sassari area c, che non ha mai risposto, quindi ho contattato subito dopo la Polizia Municipale che, mettendosi in contatto con il servizio Asl di Pronto Soccorso per gli animali, mi riferiva che nessuno poteva intervenire in quanto la Asl aveva sospeso la convenzione esistente fino a un mese fa per soccorrere i randagi feriti o investiti – spiega il giovane che continua - ovviamente, non mi sono arreso e ho chiamato più volte la Asl, che continuava a non rispondere, e nuovamente la Polizia Municipale di Sassari, le Guardie Zoofile e i Barracelli ma nessuno è stato capace di aiutare il felino ferito».
«Il gatto era spaventato e dolorante, ho provato ad avvicinarlo ma scappava, anche se con grande difficoltà. Un mio amico e collega, dietro mia richiesta, poco dopo, è andato sul luogo, anche lui ha chiamato l’Asl Veterinaria e la Polizia Municipale trovando l’animale, ma ha ottenuto le stesse risposte e un telefono chiuso in faccia alla richiesta da parte sua delle generalità dell’agente che aveva risposto al telefono, come è accaduto a me. Ore dopo siamo tornati in macchina sul posto per cercare di prenderlo con una coperta e un trasportino ma, purtroppo, l'animale non era più là».
«Lo abbiamo continuato a cercare il giorno seguente, ma non l'abbiamo trovato – racconta il lettore che aggiunge - l'aspetto più assurdo di questa vicenda, devo dire, è la totale mancanza di sensibilità da parte delle istituzioni, infatti, quando ho chiesto più volte il nome della persona con la quale parlavo al telefono, chi stava dall'altra parte rispondeva in maniera generica e riagganciava». La legge italiana prevede sanzioni salate per chi non soccorre gli animali in difficoltà, soprattutto quelli investiti. «Quanti di loro moriranno perché nessuno potrà intervenire? Quanti cittadini lascieranno animali agonizzanti sulla strada dopo averli investiti, visto che chi dovrebbe rappresentare la civiltà e mettere in atto ciò che la legge prevede, se ne disinteressa completamente? Quanti di loro, anche davanti alle inadempienze delle nostre istituzioni, potranno pagare le spese veterinarie che, invece, dovrebbero essere a carico del comune?» si chiede il giovane laureato.
«Mi domando come siano ancora possibili nel 2013 episodi simili con tutte le leggi a tutela dei nostri animali d’affezione. Mi auguro che le istituzioni, nello specifico di questo caso la Polizia Municipale di Sassari, invece di chiudere il telefono in faccia agli utenti che fanno il loro dovere di onesti cittadini, mostrino compassione e rispetto almeno in queste circostanze, non solo per l'animale ferito, che inoltre non viene nemmeno soccorso, ma anche per chi in quel momento fa di tutto per salvargli la vita e - conclude il nostro lettore - infine spero che la convenzione con la Asl Veterinaria, per soccorrere gli animali randagi feriti e vittime di incidenti sulla strada, torni viva e attiva».
Foto d'archivio
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