Antonio Burruni
11 giugno 2013
1945 Alghero: la dirigenza si dimette
«Al momento non ci sono più le condizioni per andare avanti», dichiara il vicepresidente dimissionario Angelo Mannu. Pippo Zani, a nome della squadra, chiede un progetto serio

ALGHERO - «Al momento non ci sono più le condizioni per andare avanti». Questa la prima dichiarazione dell’ormai ex vicepresidente della 1945 Alghero Angelo Mannu, dopo la decisione della dirigenza giallorossa di dimettersi tutti insieme al termine della riunione tenuta lo scorso fine settimana. «Abbiano chiesto un incontro con il sindaco, ma se la città non da segnali è inutile, se non i faranno avanti imprenditori locali, non si andrà avanti. In passato, ci si è chiesto di portare la squadra in città, ma abbiamo avuto solo promesse non mantenute. C’è poco tempo, l’iscrizione è dietro l’angolo e se si vuole fare il campionato bisogna programmare, riconfermare chi si vuole tenere e poi operare sul mercato. Decidere che tipo di squadra fare, su che giocatori puntare e se c’è qualcuno da sostituire».
Mannu commenta le voci che vedrebbero capitan Fabrizio Serra e i fratelli Andrea e Stefano Peana trattati dai cugini del Fertilia. «Non so le voci quanto siano attendibili. So che sono stati contattati, ma non conosco la loro volontà. Non possiamo bloccare nessuno in queste condizioni, ma il cartellino di Stefano è nostro, quindi se qualcuno lo vuole, deve contattare prima noi». In questa situazione, si riparla di fusione tra le due squadre algheresi in Eccellenza. «Due settimana fa, Ferroni disse ai giornali che qualche nostro dirigente non era favorevole alla fusione. No, non è qualcuno, ma tutti. Nessuno l’accetta come la vuole lui: non ha senso che lui decida tutto, che si cancelli una squadra per dare più forza alla sua. In quel caso, bisognerebbe chiedere alla città il nuovo nome, mentre per Ferroni, si dovrebbe chiamare “Fertilia-Alghero” nel primo anno, con colori giallo-rosso-blu. Io ho già pagato lo scotto di aver spostato il La Palma ad Alghero, c’è ancora gente che dopo anni non ci accetta, figurati cambiare tutto ancora. Preferisco fare un campionato con dignità, schierando giovani. Se ci sono segnali, noi andiamo avanti. Ma fare tanti sacrifici avendo tutti contro, non si può. Fare tutto senza l’imprenditoria locale, non si può. In città si parla solo quando c’è la cosa negativa, se fai risultati sembra una cosa dovuta». Parlando della guida tecnica, Mannu non ha dubbi. «Se si riparte, si riparte da Pippo Zani, che ha dimostrato di avere capacità, entusiasmo e grande feeling con i ragazzi. Ci siamo salvati grazie all’impegno di un gruppo che ha dato l’anima, nonostante il calendario dei playout avverso. Per noi è stato come vincere un campionato. Aver salvato la categoria è stato un grande risultato».
Chiaro anche il punto di vista di Pippo Zani, portiere-allenatore-anima dei giallorossi. «Se la dirigenza farà cose contenute, ma serie, io resto. Altrimenti, per il bene dell’Alghero, è meglio lasciare perdere. Io sono sempre positivo e mi auguro che tutto si risolva, perché chi mi conosce sa quanto ci tengo a questi colori sociali».
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