Red
8 luglio 2013
A Tavolara si studiano gli habitat coralligeni
Nell’ambito delle attività didattiche relative al “Training Network for Monitoring Mediterranean Marine Protected Areas”. L´biettivo è l’implementazione di un protocollo di monitoraggio al fine di verificarne lo stato di conservazione e la distribuzione

OLBIA - Nell’ambito delle attività didattiche relative al “Training Network for Monitoring Mediterranean Marine Protected Areas”, progetto europeo di alta formazione rivolto ai giovani dottorandi di alcune prestigiose Università europee (Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente Università Politecnica delle Marche, Università di Bologna, Università di Nizza, Università di Murcia, Universitàdi Atene e Hellenic Centre for Marine Research) interessati a lavorare come operatori altamente qualificati nelle Aree Marine Protette, l’Area marina protetta Tavolara Punta Coda Cavallo, partner del progetto, ospiterà a rotazione per tutta l’estate i dottorandi partecipanti.
La seconda stagista è la dott.ssa Paula Andrea Zapata, colombiana, impegnata in uno studio che ha come obiettivo l’implementazione di un protocollo di monitoraggio per gli habitat coralligeni al fine di verificarne lo stato di conservazione e la distribuzione nelle aree marine protette del mediterraneo. L’idea è di creare un indice ecologico per identificare evoluzioni nel tempo legate al cambiamento climatico, l’impatto antropico e la pesca. Queste informazioni permetteranno di aggiornare le conoscenze per una migliore gestione delle aree protette e verificare lo stato di conservazione dell’ambiente.
Foto d'archivio
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