Red
16 settembre 2013
Chiatta sugli scogli per il vento
Per il Gruppo d´intervento giuridico ci potrebbe essere pericolo inquinamento. L´incidente a Santa Reparata, informata la Capitaneria di Porto di Olbia

OLBIA - Una lunga chiatta (72 metri di lunghezza, 11 di larghezza, con 2000 tonnelate di stazza) utilizzata per il trasporto merci, in navigazione dalla Turchia diretta in Francia, che da venerdì sera sostava al largo delle coste del nord Sardegna, probabilmente a causa del forte vento, è finita sugli scogli a Santa Reparata (nei pressi di Santa Teresa di Gallura, in provincia di Olbia-Tempio).
La chiatta, trainata da un rimorchiatore, è arrivata sino a pochi passi alla spiaggia, arenandosi (nella foto). Sull'incidente lanciano l'allarme gli ambientalisti. «Persone presenti sul posto hanno segnalato un forte odore di idrocarburi, c'è il rischio di inquinamento?», si domanda Stefano Deliperi, portavoce dell'associazione Gruppo d'Intervento Giuridico onlus, che ha segnalato alla Guardia costiera di olbia l'avvenuto arenamento nella notte fra il 15 e il 16 settembre.
Sull'incidente interviene anche il consigliere regionale Matteo Sanna: «È un fatto gravissimo - sottolinea - occorre impedire alle imbarcazioni come questa di avvicinarsi così tanto alla costa. Proprio nel giorno in cui all'isola del Giglio la Costa Concordia viene spostata, oggi in Sardegna poteva succedere un grave danno. Per fortuna non è accaduto».
Sul luogo dell'incidente è intervenuta la Capitaneria di Porto ed in considerazione anche del peggioramento delle condizioni meteomarine previste per i prossimi giorni, ha diffidato il Comandante e l'armatore del rimorchiatore, ad adottare ogni misura atta a recuperare il pontone ed a prevenire potenziali pericoli di danno all'ambiente, interessando eventualmente anche altre società abilitate al rimorchio qualora lo stesso non fosse in grado di provvedere autonomamente al recupero nel breve termine.
Nella foto: la chiatta spinta sugli scogli da forte vento
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