ALGHERO - Cambiano repentinamente gli scenari della crisi politica ad Alghero e dalla riunione di lunedì sera nel Partito democratico, alla presenza di Lai (segretario regionale) e Lorenzoni (segretario provinciale), si consolida la nuova corrente costituitasi all'indomani dell'ingresso in aula di Franco Calvia, e composta da Gavino Scala, Matteo Tedde e Gavino Tanchis (presente però alla conferenza stampa di giovedì [
GUARDA]). I quattro consiglieri - la maggioranza del gruppo consiliare - si dissociano ufficialmente dalla linea del partito (che pochi giorni fa aveva votato la sfiducia), e sposano il fronte di maggioranza contrario alla mozione.
Numeri impietosi per
Pd e
AlgueRosa che, ad oggi, si fermerebbero a cinque (sei se si include la probabile firma di Natacha Lampis). E non è assolutamente scontato che i due principali partiti del centrosinistra si rivolgano alle opposizioni per raggiungere le dieci firme necessarie per protocollare a Sant'Anna il documento, tutt'altro. Si aprirebbero così altre ipotesi: le dimissioni contestuali dalla carica di consigliere; o la possibilità di bocciare il bilancio di previsione in aula (che equivarrebbe ad una sfiducia, con la decadenza di sindaco e giunta). Insomma, un bagno di sangue da qualunque parte la si voglia vedere.
Tutte strade che, rispetto ai tempi piuttosto ristretti inizialmente previsti con la presentazione unitaria in aula della sfiducia, allungherebbero l'agonia politica di una maggioranza difficilmente ricompattabile (le ultime dichiarazioni di
Pd,
C'è e
AlgueRosa lo confermano), che dopo circa quindici mesi di amministrazione si ritrova impantanata in discussioni che nulla hanno a che fare con i problemi che attanagliano la città, dimostrando scarsa coesione, poche idee e soprattutto poche figure (ormai) in grado di rilanciare l'azione di governo. Sempre che da Stefano Lubrano non arrivi una sorta di "tregua" - quella che il Partito democratico proporrà nella giornata odierna - che ad Alghero potrebbe significare "azzeramento" di quel che resta dell'esecutivo (oggi composto dai soli Pietro Monte, Romina Caula e Paola Scanu) o dimissioni e ripartenza.
Nella foto: Gavino Tanchis e Matteo Tedde