Red
18 dicembre 2013
Venerdì fiaccolata di Buoncammino
Il comitato spontaneo di cittadini e associazioni di volontariato che da anni organizza l’evento, auspica che alla fiaccolata possano partecipare tutti coloro che, indipendentemente dal colore politico e dalle convinzioni religiose, vogliono condividere il messaggio cristiano universale della fratellanza

CAGLIARI - Dodicesimo appuntamento con la fiaccolata di solidarietà assieme ai detenuti del carcere di Buoncammino e alle loro famiglie. Venerdì 20 dicembre alle 19, di fronte alla cattedrale cagliaritana in piazza Palazzo, si incontreranno cittadini, volontari, familiari e amici dei carcerati per partecipare al corteo che da lì raggiungerà il penitenziario attraverso un percorso di raccoglimento e riflessione. Quest'anno sarà presente anche l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio. Durante il cammino (che si snoderà seguendo il consueto itinerario: via Martini, piazza Indipendenza, Porta Cristina e viale Buoncammino fino ai due bracci del penitenziario) verranno effettuati canti e letture sul tema del carcere, sull’importanza dell’accoglienza, sulla solidarietà e sul senso del Natale.
Gli Evangelici battisti, i Cristiani ortodossi e la comunità musulmana avranno voce nelle varie tappe dell'iniziativa. Attraverso la mediazione del cappellano di Buoncammino, padre Massimiliano Sira, e del diacono, Mario Marini, saranno coinvolti direttamente i detenuti. Una carcerata del braccio femminile leggerà un messaggio davanti ai portoni spalancati della prigione dove avverra' lo scambio di saluti e auguri con il direttore, il comandante di polizia penitenziaria e tutti i presenti. La processione, nata dodici anni fa dalla determinazione dei padri cappuccini, viene dedicata anche quest’anno a padre Beppe Pireddu, scomparso il 12 ottobre del 2009, che ha guidato e animato con grande passione la fiaccolata nelle passate edizioni. Quest’anno la guida sarà padre Fabrizio Congiu del convento dei Cappuccini di Laconi.
Sempre numerose le associazioni e le comunità coinvolte nella organizzazione. Tra le altre, oltre ai padri del convento di Fra Ignazio, la Caritas di Cagliari con don Marco Lai, “Oltre le sbarre” e la comunità “La Collina” di don Ettore Cannavera, l’Oftal e l’Azione Cattolica. Proprio davanti al carcere centinaia di fiaccole accese saranno il simbolo della luce che si stringe in un abbraccio di solidarietà. I detenuti risponderanno dal buio delle celle accendendo a loro volta le candele. La luce per i partecipanti alla fiaccolata vuole rappresentare un segno tangibile di calore e di affetto, la possibilità di riscatto per chi ha sbagliato. L'obiettivo dell'iniziativa è infatti quello di vivere un momento forte di pace, cercando di andare oltre il pregiudizio e l'atteggiamento di condanna. Per dire ai detenuti che al di là delle sbarre, se vorranno ricominciare, c’è chi è disposto a offrire loro una nuova opportunità.
|