E´ lo sfogo di Tonina Desogos, presidente del Comitato Rinascita della Bonifica, sull´invasione dei cinghiali nelle borgate algheresi, unendosi alla richiesta del presidente del Parco di Porto Conte per un incontro dal Prefetto
ALGHERO - «Siamo esasperati dalle continue devastazioni ad opera dei cinghiali. Le nostre borgate sono di fatto limitrofe al territorio del Parco di Porto Conte. Gli ungulati spinti da fame e sete si riversano quotidianamente in modo massiccio nelle borgate, nei poderi coltivati, nelle strade interpoderali e statali e sono causa di numerosi incidenti, anche gravi».
E' lo sfogo di Tonina Desogos, presidente del Comitato Rinascita della Bonifica, sull'invasione dei cinghiali (nella foto) nelle borgate algheresi, unendosi alla richiesta del presidente del Parco di Porto Conte per un incontro dal Prefetto [
LEGGI]. «Nelle nostre borgate - prosegue - sono rare le famiglie che non abbiano avuto incidenti con auto o moto a causa della presenza di animali selvatici in carreggiata. La segnaletica e i dissuasori posti nella SS 127 bis sono serviti soltanto a scaricare la responsabilità sugli automobilisti ma di fatto i cinghiali continuano ad essere causa di incidenti, attraversano la carreggiata, scavano anche il ciglio della strada, in sostanza sono continua fonte di pericolo».
La Desogos lamenta anche la gestione dei risarcimenti: «Nelle zone appoderate, nelle corti coloniche e nelle coltivazioni in genere i danni riportati raramente vengono risarciti. Sino a pochi anni fa veniva risarcito il 10% dei danni stimati, attualmente la burocrazia ha fatto desistere il coltivatore dal presentare le richieste in quanto le spese spesso risultano di fatto superiori al risarcimento stesso. Quindi ai danni creati dalla fauna selvatica si aggiunge la beffa degli indennizzi irrisori».