Natacha Lampis
17 marzo 2014
L'opinione di Natacha Lampis
Metodo-Pigliaru anche ad Alghero
Due anni fa sono stata tra le persone che con maggiore forza e convinzione ha chiesto che l'individuazione del candidato sindaco della coalizione del centrosinistra avvenisse attraverso le primarie. In quel momento storico ho ritenuto che ci fosse da parte dei cittadini una forte richiesta di dibattito pubblico e che le tante energie in campo avessero bisogno di uno spazio democratico molto aperto nel quale esprimersi al meglio, uno spazio attraverso il quale mettere a punto un programma forte e condiviso. Ecco perché le primarie allora sono state utili e importanti.
Oggi, in vista delle prossime elezioni amministrative di Alghero, le condizioni mi sembrano cambiate. Il programma esiste, è ancora in grado di rappresentare la coalizione di centrosinistra ed è ancora tutto da attuare. Il dibattito, il confronto, la riflessione sulle buone e le cattive pratiche mi sembra siano tutti elementi sufficientemente affrontati. Poco altro mi pare sia rimasto da dire. Al contrario le cose da fare sono ancora tutte lì.
Occorre allora essenzialmente trovare la persona giusta per riprendere da dove la strada si è interrotta, per realizzare gli impegni che allora avevamo preso e che chi c'era non ha saputo realizzare. Per questo motivo io ritengo che si dovrebbe fare tutti uno sforzo per individuare un candidato unitario che possa rappresentare l'intera coalizione di centrosinistra, lasciando stavolta da parte le primarie. Il metodo Pigliaru, per intenderci, mi sembra che anche ad Alghero sia da preferire. Io lo preferirei.
*già consigliera comunale
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