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A.B. 6 luglio 2014
Polizia: nasce il Sed Sardegna
Nasce anche nell’Isola Sicurezza e Diritti, una nuova realtà sindacale delle Forze dell’Ordine
Polizia: nasce il Sed Sardegna

CAGLIARI – Nasce anche in Sardegna una nuova realtà sindacale di Polizia, che non a caso si chiama “Sed”, acronimo di “Sicurezza e Diritti”, nella convinzione che solo perseguendo insieme questi due obbiettivi si possa davvero giungere a realizzare un efficace e moderno modello di sicurezza: «la sicurezza dei cittadini passa inevitabilmente attraverso la cura ed il miglioramento dei diritti dei poliziotti», spiegano. E’ da questa apparentemente banale constatazione, che un gruppo dirigente di comprovata esperienza ha deciso di ripartire, per costruire un sindacato che non sia autoreferenziale ed utile solo a chi lo fa», ma che possa invece davvero essere la cinghia di trasmissione di idealità e valori che provengono dalla società civile e che possano diventare un esempio nuovo di “fare sindacato”.

«Mai come in questo difficile momento, in cui si assiste ad un impoverimento senza precedenti della categoria, che si riflette inevitabilmente sulla sicurezza dei cittadini, si sente l’esigenza di ripartire con nuove idee e nuove proposte, per dare una scossa al sindacalismo di polizia da troppo tempo ormai fermo su posizioni conservatrici. Bisogna uscire da indecenti logiche di co-gestione per far sentire davvero la voce di chi crede che “cantare fuori dal coro” sia ancora un elemento indispensabile per fare la differenza, di chi crede che il sindacato debba essere un valore aggiunto, ancor più per un’Amministrazione come la nostra, oggi come non mai in evidente difficoltà», dichiara il segretario regionale Francesco Genova.

«Noi – prosegue – crediamo che il ruolo al quale sono stati relegati migliaia di donne e uomini della Polizia dello Stato non renda giustizia dell’enorme lavoro che giornalmente questi svolgono su tutto il territorio nazionale, a costo di sacrifici enormi e con un’assolutamente inadeguata quantità e qualità di risorse di ogni genere. E’ arrivato il momento che migliaia di lavoratori della sicurezza di ogni ordine e grado facciano sentire la loro voce e diventino protagonisti nelle scelte delle proprie prerogative e mansioni, diventando veramente parte dei momenti decisionali a tutti i livelli, unico modo per arrivare ad un modello di sicurezza adeguato alle esigenze dei cittadini e a una società libera e democratica. Non è più possibile sostenere una sicurezza “sottocosto”, con la conseguenza di un drastico abbattimento della generale capacità di intervento e di un crescente impoverimento delle famiglie di chi quella sicurezza deve garantire tutti i giorni sulle strade. Per fare questo, c’è bisogno di un nuovo modo di fare sindacato – sottolineano – che sia fuori dai clichè tradizionali, che sia libero da condizionamenti politici e di apparato, che sappia anche guardarsi dentro, ma soprattutto che abbia il coraggio di squarciare quell’imbarazzante muro di silenzio formato oggi da un mondo sindacale appiattito solo su se stesso e sulla salvaguardia dei propri privilegi».

«Vogliamo recuperare i valori del vero sindacato, ma guardando al futuro e alle veloci trasformazioni della società contemporanea, per costruire un laboratorio di idee e di speranze per migliaia di operatori di Polizia e per i milioni di cittadini cui va garantito il diritto a una vita serena e civile. Solo così si può sanare definitivamente una pericolosa frattura che negli ultimi anni si è creata tra le Istituzioni e la società, due facce della stessa medaglia. Quella della irresponsabilità di una classe politica, e più in generale, di una classe dirigente inadeguata e dedita solo alla tutela delle proprie prerogative. E’ solo salvaguardando i diritti dei poliziotti che li si mette in condizione di compiere appieno i propri doveri, quelli della difesa e della garanzia dei diritti dei cittadini. E’ questo che proveremo da subito a fare, con uno spirito nuovo e costruttivo, insieme a chi vorrà condividere con noi lo stesso percorso e gli stessi obiettivi», ha concluso il segretario Genova.



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