M. P.
12 agosto 2014
Agesci Porto Torres, rientro dalla Route nazionale
Sono rientrati ieri i cinque ragazzi del Clan Agesci Porto Torres 1 che hanno partecipato alla Route Nazionale della Branca Rover/Scolte, raduno Agesci dei giovani fra i 16 e i 21 anni

PORTO TORRES - Sono rientrati ieri, in tarda serata, i cinque ragazzi del Clan Agesci Porto Torres 1, accompagnati da due capi, che hanno partecipato alla Route Nazionale della Branca Rover/Scolte, raduno Agesci dei giovani fra i 16 e i 21 anni. L’incontro è una tappa del percorso, avviato lo scorso anno, attraverso il quale i rovers e le scolte si sono interrogati sul valore del Coraggio e sulle strade da attraversare per trasformare la crisi in una nuova rinascita. Il clan “la nebulosa”, dopo aver incontrato testimoni – tra i quali i cassintegrati della zona industriale – e approfondito il tema, hanno scoperto che una possibile strada per uscire dalla crisi sociale ed economica può essere quella di una riscoperta della comunità come motore della rinascita. Coinvolgere la città nella realizzazione di una esposizione riguardante la cultura e la quotidianità della gente turritana è il progetto stilato dal clan. L’esposizione, che sarà realizzata nelle prossime settimane e che inizialmente sarà temporanea, è stata apprezzata dall’Amministrazione Comunale che ne ha colto un alto valore simbolico.
In uno dei volantini realizzati dal Clan sono riportati due alberi stilizzati: uno con una sola radice, il secondo con radici ramificate e profonde. Tante e diverse radici per uno stesso albero, una Comunità. La Route Nazionale è iniziata per i ragazzi di Porto Torres, dal 1 al 4 agosto. Hanno ospitato quarantacinque ragazzi dei gruppi Jesi 6 e Portici 2, proponendo un campo mobile che ha attraversato la Nurra e si è concluso nel Parco Nazionale dell’Asinara. La decisione di proporsi come gruppo ospitante è stata fortemente voluta dai ragazzi turritani, desiderosi di presentare il loro territorio, la sua storia e le sue bellezze. Il 4 agosto è stata la giornata dedicata all’accoglienza nella città e nella comunità: genitori e capi del gruppo hanno organizzato un pranzo tipico. In serata, i tre gruppi sono stati ricevuti dall’Assessore Gavino Gaspa e dal Consigliere Comunale Gilda Usai. Nel corso dell’incontro i ragazzi hanno raccontato i percorsi (legalità, comunità, lavoro) affrontati nel corso dell’anno e hanno presentato il lavoro che li attendeva a San Rossore. La tappa turritana si è conclusa con una veglia itinerante – dedicata al coraggio del Martiri turritani e realizzata dal Clan di Porto Torres – svolta per le vie cittadine.
Il 5 agosto è stato il giorno del trasferimento a San Rossore. Fra i primi ad entrare nella riserva naturale, i ragazzi sono stati accolti dal capo scout, dalla capo guida e dai vertici dell’Associazione. Un’accoglienza calorosa che si è ripetuta il giorno successivo con l’arrivo degli oltre 30mila partecipanti alla Route. Il 6 agosto i ragazzi dei clan di Jesi 6, Portici 2 e Porto Torres 1 sono stati protagonisti dello spettacolo di apertura del sottocampo Verde. Dopo l’apertura ufficiale, svolta il 7 agosto nel tardo pomeriggio, le giornate successive sono state dedicate ai laboratori e alle tavole rotonde dedicata al tema del Coraggio. Alle tavole rotonde hanno partecipato i presidenti della Camera e del Senato, don Luigi Ciotti e diverse personalità della società civile.
Nel frattempo, si costituiva il Consiglio Nazionale dei Rovers e delle Scolte che affrontava la stesura della Carta del Coraggio, un documento che nasce dal percorso di osservazione-deduzione-azione che abbiamo fatto nel corso dei capitoli, che sono stati luoghi di esperienza, di protagonismo e di incontro e conoscenza del delle persone e del territorio. La Carta del Coraggio è stata letta durante la cerimonia conclusiva: sarà l’impegno delle scolte e dei rover per il Paese e per la Chiesa. Nel corso dello spettacolo conclusivo di sabato 9 agosto, è stato presentato il trailer del documentario che racconterà sette storie rappresentative delle oltre 1500 attività svolte dai clan Agesci in tutta Italia. Fra queste anche il capitolo svolto dal gruppo turritano.
Il documentario sarà presentato su Tv2000 nel prossimo autunno e sarà disponibile su DVD. Domenica 10 agosto, il cardinale Bagnasco ha celebrato la Santa Messa davanti ad oltre trentamila ragazzi e ragazze. Una festa, nonostante il fortissimo sole, che si è conclusa con la cerimonia dell’ammainabandiera. Prima della chiusura, i rovers e le scolte hanno consegnato la Carta del Coraggio al cardinale Bagnasco e la Presidente del Consiglio Matteo Renzi. «C'è bisogno di fiducia: contiamo su di voi" sono state le parole rivolte dal cardinale Bagnasco ai ragazzi di San Rossore. Il presidente del Consiglio ha concluso il suo discorso dicendo : Non lasciate il futuro in mano a chi ha paura. La parola d'ordine non sia paura o timore, la parola chiave non può che essere coraggio. Voi avete approvato la Carta del coraggio e io vi prendo sul serio. Restate in Italia e permetteteci di dare importanza alla parola essere, non avere».
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